CALTANISSETTA – Con il tema “Le mille e una notte” è il titolo della personale di Eloisa Guidarelli, pittrice bolognese che esporrà le sue opere a Palazzo del Carmine, nella sala mostra ex Circolo dei nobili, dal 18 al 24 agosto 2014.
Con il tema “Le mille e una notte” l’artista vuole mettere in evidenza, attraverso una serie di opere, il grave problema della violenza sulle donne, non solo legata al femminicidio ma contro ogni tipo di violenza o privazione di diritti, con l’intento di non mostrare una donna vittima o succube, ma una donna forte e capace come una “Fenice” (opera questa che farà parte della mostra) di rinascere dalle proprie ceneri, fossero quelle del passato o quelle di questo presente. Rinascita che come ogni rivoluzione dovrà avvenire per la donna inizialmente partendo da se stessa. E come il personaggio di Sharazad, la fanciulla protagonista della silloge favolistica d’ambiente islamico, nota appunto come Le mille e una notte, dove la bellezza e la seduzione si uniscono alla forza e all’intelligenza, nonché alla creatività per riscattare le donne dalla morte e anche da ogni forma di schiavitù. Questo tema pittorico si propone di riscattare la figura umana, di dare una speranza, chiede alle donne di credere in se stesse, chiede agli uomini di credere nelle capacità delle donne e di sostenerle. La letteratura, la storia, il ritratto del personaggio, conosciuto o ignoto, portati al centro della propria arte sono la fonte dell’ispirazione.
I materiali utilizzati spaziano dalle tele, alle faesiti e al legno, la pittura avviene a terra e con l’uso di colori acrilici.
Eloisa Guidarelli è nata e vive a Bologna, dove si diploma in grafica pubblicitaria e successivamente frequenta l’Accademia Antoniana di Arte Drammatica conseguendo il diploma di attrice. Lavora come attrice e drammaturga e si afferma come pittrice esponendo alla prima personale presso il Circolo Artistico di Bologna, curatore della mostra Concetto Pozzati, presentazione di Vittorio Boarini. Espone nuovamente con “Persona” al Centro per la Cultura di Merano, dove cura personalmente l’allestimento, con una presentazione di Giorgio Loner, all’interno della rassegna di Febbraio 2014.
