CALTANISSETTA – Si terrà al Liceo Classico, Linguistico e Coreutico “R. Settimo” di Caltanissetta l’incontro “Al di là mare” mercoledì 4 giugno 2014 alle ore 17.00 presso l’Aula Magna.
Sono previsti numerosi interventi: Dott. Cristian Piccillo, Presidente del C.I.E.S. Sicilia; Placido Quercia, Presidente della L.I.D.U. ; Alessandro Giambra, sacerdote e responsabile dell’associazione “Il Pozzo di Giacobbe” ; Mario Rizzo, educatore della Comunità per Minori “Giuseppe Guttilla” dell’Associazione “Casa Famiglia Rosetta” ; Sobuy Hossein, ospite della Comunità per Minori “Giuseppe Guttilla” ; Martina Tardanico, alunna IV E DAMS; Jamir Jabarkheil, responsabile della tesoreria dell’associazione di promozione sociale “Migranti solidali” ; JeanneJ D’arc Sagna. vicepresidente dell’associazione di promozione sociale “Migranti solidali” ; Ahmed Isaac; Dott. Gabriele Barbaro, Viceprefetto e Dirigente dell’ufficio immigrazione. Il progetto è stato realizzato dagli alunni classe II E (Silvia Alaimo, Sofia Albano, Lorena Amico, Mauro Ardillo, Francesco Buttigè, Elisa Casagni, Alessandra Corvo, Paola Corvo, Giorgio Costa, Carlotta Cupani, Giorgia D’Amico, Marina Dell’Utri, Ludovico Falzone, Luca Fasciana, Arianna Ferro, Federica Forti, Simone Greco, Laura Gruttadauria, Martina Gruttadauria, Gianluca Iacona, Chiara Lonobile, Morena Mangione, Maria Sofia Mazzara, Simona Messina, Beatrice Pasqualino, Laura Pilato, Filippo Romano, Giulia Romano, Aurora Salamanca,Paola Scivoli, Denise Spanò, Alessia Sunseri).
L’incontro prevede anche la proiezione di un video realizzato dagli alunni della classe con intervalli musicali.
I ragazzi che hanno partecipato al progetto affermano: “Questo progetto è frutto di un percorso intrapreso nel corso dei due anni nei quali, oltre ad aver studiato attraverso varie discipline i diritti dell’uomo e la loro storia, ci siamo soffermati
su alcuni aspetti riguardanti il fenomeno dell’immigrazione perché stimolati da una mostra interattiva “Io viaggio da solo” organizzato dal C.I.E.S. nel 2012, a cui abbiamopartecipato all’inizio del primo anno. Grazie a questa esperienza ci siamo accorti di quanto sia difficile la vita di quelle persone diverse da noi per colore della pelle, lingua, religione e cultura, che arrivano nel nostro Paese alla ricerca di un futuro migliore”.
