CALTANISSETTA – Condannata la moglie del capomafia di Catenanuova (Enna), Salvatore Leonardi, accusata di reggere il clan ed eseguire gli ordini del marito, ergastolano detenuto da
tempo. La donna, Agata Cicero, e’ stata ritenuta colpevole assieme a tutti gli altri cinque imputati dnll processo con rito abbreviato, celebrato dinanzi al Gup di Caltanissetta David Salvucci e scaturito dall’operazione “Fiumevecchio”. Come richiesto dal Pm Roberto Condorelli, il Gup ha inflitto alla Cicero 6 anni e 2 mesi di reclusione.
Con la stessa sentenze sono stati condannati a 7 anni e 6 mesi Prospero Riccombeni, a 4 anni e 8 mesi Giuseppe Pecorino e Massimo Grasso, a 3 anni e 8 mesi Maurizio Prestifilippo Cirimbolo, fratello di Salvatore assassinato nel luglio del 2008 nella piazza principale di
Catenanuova, dove i killer spararono con un kalashnikov tra gli avventori di un bar, a 2 anni Antonino Mavica, esattore del pizzo che da qualche settimana collabora con i magistrati e che ha gia’ confessato alcuni delitti e due ‘lupare bianche’.