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Permute territoriali. Critiche al sindaco dal Pdl: “Il merito non è suo”

Redazione

Permute territoriali. Critiche al sindaco dal Pdl: “Il merito non è suo”

Lun, 13/05/2013 - 20:32

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SAN CATALDO – Critiche durissime piovono sul sindaco Franco Raimondi e la sua giunta dal centro destra. Vincenzo Naro (Costruiamo il Futuro) e Giueppe Scarlata (Popolo delle Libertà) intervengono relativamente alla perequazione delle permute territoriali. Qualche giorno fa il primo cittadino aveva dichiarato che grazie al lavoro della sua amministrazione era stato raggiunto un risultato storico. “Niente di più falso” secondo i due consiglieri che in un lungo comunicato spiegano quello che è stato l’iter degli ultimi vent’anni per arrivare a questo risultato.

“Da un anno a questa parte – dichiarano Vincenzo Naro e Giuseppe Scarlata – i cittadini sancataldesi continuano ad
assistere all’inerzia dell’amministrazione Raimondi. Nella
totale dormienza amministrativa, questa giunta senza anima,un po
civica e molto di sinistra, continua a sopravvivere di rendita e, in
maniera arrogante, continua ad impossessarsi e prendere meriti di
tutte le iniziative messe in atto dalle amministrazioni Torregrossa e
Di Forti negli anni passati. In questo anno non ricordiamo nessun atto
o intervento politico per la città,  nessuna decisione strategica,
nessun progetto, in compenso molto credito millantato, accade per il
rifacimento del manto stradale, per la videosorveglianza cittadina,
per la rete fognaria di bigini, e infine scadono nel ridicolo
intestandosi la piazza Falcone Borsellino realizzata ben 10 anni
prima. In compenso hanno addebitato alla nostra squadra un presunto
buco di bilancio assolutamente inesistente per giustificare il
mostruoso aumento di tasse avvenuto dopo quindici anni in cui il
centro destra aveva invece bloccato la tassazione ai livelli del 1996.
Ma fino a quando é stata un farsa, tutti abbiamo riso o sorriso,ma con
quello che é  accaduto sulla problematica delle zone di permuta
abbiamo compreso che non è più il caso di ridere o sorridere. Come un
bambino che vede un giocattolo e se ne impossessa gridando “é
mio, é mio!!”, cosi il Sindaco comunica alla città di avere il
merito di aver risolto il problema, grazie ad una lettera inviata lo
scorso dicembre all’ufficio preposto di Roma, lettera talaltro
identica alle altre inviate in tutti questi anni.Al Sindaco ricordiamo
che iamo stati in amministrazione da 15 anni e conosciamo bene tutto
ciò che abbiamo fatto. Abbiamo provveduto a richiedere,cosi come la
legge sulla trasparenza consente, l’accesso agli atti sulla
vicenda in questione, chiedendo la documentazione che in questi anni é
stata trasmessa all’agenzia del territorio, dal documento del 1992
dell’allora commissario Tripisciano per passare alla
documentazione trasmessa dall’amministrazione Torregrossa, per
arrivare ai documenti dell’amministrazione Di Forti, compreso gli
atti dirigenziali dell’ufficio tributi e urbanistica, per
concludere infine con la lettera del 18 dicembre di cui il sindaco si
é vantato sui giornali, attribuendone miracolistico merito. Tutto
questo,l’abbiamo richiesto per spiegare bene alla citta, ma anche
allo stesso sindaco, che “ca nesciuno é fess”, e che le cose
se arrivano, é soltanto perché nella vita c’é un tempo di semina e
un tempo di raccolta, e che se lui raccoglierá, é solo perché qualcun
altro nel tempo aveva provveduto a seminare, innaffiare e
fertilizzare, e lui, solo perché il destino cosi ha voluto, ha
provveduto a raccogliere i frutti. La prova concreta di tutto ciò,
viene proprio dalla lettera del 18 dicembre, che abbiamo richiesto e
che provvederemo a diffondere, proprio per dimostrare alla città che
Raimondi si é limitato soltanto a fare all’agenzia delle entrate
un sunto delle “puntate precedenti” con tutto quello che dal
92 ad oggi era stato trasmesso all’ente di competenza. Raimondi,
correttamente, avrebbe dovuto dire esattamente quello che stiamo
dicendo noi, con grande serenità e coinvolgendo tutti,in nome di
quella pacificazione sbandierata e mai applicata, invece il sindaco ha
perso l’ennesima occasione per essere un vero primo cittadino, a
questo punto, a noi tocca raccontare, e lo faremo senza tregua, come
sono andate le cose, compreso, apra bene le orecchie il sindaco, il
nome dell’onorevole Alessandro Pagano, che nel 2011 per la prima
volta, accompagnò i dirigenti Cirrito e  Iannello presso l’allora
direttore Gabriella Alemanno e poi successivamente, anche nel 2012 il
dottore Cirrito dal direttore Franco Maggio, e che infine in maniera
appassionata ha continuato tale opera forte del fatto che essendo
componente della commissione finanze della Camera dei Deputati, ha
potuto esercitare un’azione di pressione fortissima nei confronti
dell’agenzia del territorio, che guarda caso dipende proprio dal
ministero delle finanze. Quando diciamo “ca nesciuno é fess”
abbiamo voluto evidenziare, che in Italia non esistono purtroppo
procedure che non durino anni. Il male dell’Italia é proprio
questo, adesso nessuno può credere che il Sindaco con una letterina di
riassunto abbiamo potuto sbloccare la cosa. La chiave di lettura
purtroppo per lui é che tutte le amministrazioni,dal 92, hanno fatto
la loro parte, ma se non ci fosse stata una pressione costante, nulla
sarebbe accaduto. Di questo possono essere soggetti terzi testimoni,
sia Cirrito, che Iannello. Concludendo, al sig. Sindaco ribadiamo che
in 365 giorni non ha risolto alcun problema, ha aumentato le tasse e
dispiace dirlo, ha perso l’unica cosa che tutti le riconoscevamo
prima della sua ventennale ricerca della carica di Sindaco: era, e i
fatti di questo anno e ben descritti in questa lettera lo dimostrano”

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