CALTANISSETTA –  Comincera’ oggi a Roma, nell’aula bunker del carcere di Rebibbia l’incidente probatorio per la strage di via D’Amelio in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. A disporlo e’ stato il Gip di Caltanissetta, Alessandra Giunta. Per quattro giorni, fino a venerdi’ prossimo, saranno sentiti sulla vicenda Antonino Giuffre’, Giovanni Brusca, Gaspare Spatuzza e Tommaso Cannella. La richiesta era stata avanzata al Gip da Flavio Sinatra, legale di Salvuccio Madonia e Vittorio Tutino, che lo scorso marzo sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare per l’attentato contro il giudice Paolo Borsellino.

Il capomafia palermitano Salvatore Madonia, 51 anni e Vittorio Tutino, 41 anni, sono coinvolti nell’inchiesta della procura nissena insieme a Salvatore Vitale, 61 anni e all’ex pentito di Sommatino, Calogero Pulci, 52 anni che risponde solo di calunnia aggravata. Salvatore Madonia, detto Salvuccio, e’ considerato uno dei mandanti, mentre Tutino e’ accusato di aver rubato, assieme al pentito Gaspare Spatuzza, la Fiat 126 usata poi come autobomba nella strage. Salvatore Vitale, gia’ condannato per il sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, avrebbe procurato l’ esplosivo i congegni elettronici per l’autobomba, e sarebbe stato la “talpa” degli attentatori in via D’Amelio.  In aula saranno presenti il procuratore aggiunto di Caltanissetta, Domenico Gozzo, e i sostituti della Dda nissena Nicolo’ Marino, Gabriele Paci e Stefano Luciani, componenti del pool che indaga sulle stragi del 92. Partecipera’ anche l’avvocato Fabio Repici, legale di Salvatore Borsellino.