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Mussomeli, morte del professore Pasquale Barba. ”Un giallo” per i parenti

Redazione

Mussomeli, morte del professore Pasquale Barba. ”Un giallo” per i parenti

Dom, 01/05/2016 - 12:25

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Pasquale BarbaMUSSOMELI – Si infittisce il mistero sulla tragica scomparsa di Pasquale Barba, il 51enne di Mussomeli trovato morto in una scarpata sul ciglio della strada a Capodarso, tra Caltanissetta ed Enna. Troppi i dubbi. Il primo riguarda le cause della morte, anche se la Polizia scientifica protende per l’ipotesi dell’incidente stradale. Nel caso in cui tale tesi venisse confermata, bisognerà però capire se Barba è stato investito da un pirata della strada oppure da un automobilista che non si sarebbe accorto di quanto accaduto. Comunque l’autopsia disposta per la giornata di domani dovrebbe almeno dissipare il dubbio sulle cause del decesso. Un secondo dilemma, soprattutto sollevato dalla famiglia, riguarda il luogo della tragedia. Perché, si chiedono i congiunti, Pasquale si trovava almeno a 20 chilometri di distanza dalla comunità alloggio in cui era ospite? 20 lunghi chilometri di lontananza dal centro di Caltanissetta e che spingono i familiari a porre delle domande. Come è stato possibile, per un uomo che camminava a piedi, arrivare così lontano? E’ arrivato da solo oppure ha approfittato di un passaggio? Perché poi si è ritrovato a Capodarso sulla via per Enna? Secondo quanto detto dai parenti, Pasquale aveva espresso negli ultimi giorni il desiderio di tornare a Mussomeli. Forse, spinto dalla voglia di rivedere il proprio paese natìo, ha lasciato il capoluogo per poi perdersi nelle campagne nissene. Intanto il corpo privo di vita si trova sotto sequestro, a disposizione della Procura ennese, all’obitorio dell’ospedale di Enna in attesa appunto dell’autopsia che dovrebbe essere effettuata domani. Dopodiché dovrebbe seguire il dissequestro della salma ed il suo ritorno a Mussomeli dove verranno celebrati i funerali. Esequie che con ogni probabilità verranno officiate tra martedì e mercoledì nella chiesa del Carmelo, parrocchia del quartiere dove il povero Pasquale Barba era cresciuto ed aveva vissuto prima che una grave forma di depressione lo colpisse tanto da costringerlo a lasciare la città per trasferirsi a Caltanissetta, dove oramai risiedeva ospite di una comunità alloggio di via Kennedy. Comunità dalla quale aveva fatto perdere le tracce venerdì mattina. Gli operatori, al suo mancato rientro, avevano avvertito i familiari. Nel pomeriggio erano scattate le ricerche, poi alcune ore dopo è giunta purtroppo la segnalazione della scoperta del suo corpo a 20 chilometri di distanza dal capoluogo nisseno. Sul luogo hanno lavorato fino a tarda sera i poliziotti della scientifica per cercare di raccogliere il maggiore numero di informazioni possibili. Intanto ieri è rientrato in Sicilia il fratello Salvatore, da tempo residente a Milano. Pasquale aveva perso i genitori alcuni anni fa: eventi che lo hanno completamente devastato tanto da farlo cadere in un profondo stato depressivo. Prima della malattia conduceva una vita normale e ricca di passioni: insegnava informatica nei corsi organizzati dalle Acli, suonava il basso tuba nelle bande del paese e curava la campagna nella sua villetta di contrada Germano.

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