SAN CATALDO – Rimango esterrefatto, per non dire turbato, dalle farneticazioni dell’on. Torregrossa, risultanti probabilmente del fatto che egli non sia politicamente a posto con la coscienza. Al deputato regionale ricordo che la scorsa settimana, riuniti nel suo studio, si era mostrato possibilista verso una giusta sintesi tra il contributo dei tecnici e quello della buona e fattiva politica. All’on. Torregrossa ricordo anche che, durante le riunioni tra leader di partito ed amministratori, durante le quali probabilmente era distratto, io ho sempre fatto valere le ragioni della componente politica appartenente al progetto della candidatura dell’avv. Gianluca Amico, persona che umanamente ammiro ed alla quale voglio bene, anche se non potrò condividere con lui un percorso elettorale traumatizzato, non capisco da chi o da cosa. Riguardo i dettami del segretario nazionale Angelino Alfano, ritengo che sicuramente egli si riferisse ai sindaci eletti e garantiti dal Pdl e non a quelli ceduti in maniera ingloriosa a Fli, fazione che sullo scenario nazionale non è in linea col nostro partito. Credo, quindi, che qualche problema d’orientamento ce l’abbia l’on. Torregrossa e non il sottoscritto, orgoglioso di ricoprire la carica di dirigente provinciale del Pdl. La politica attiva, che si confronta con le istanze della gente, ed i tecnici devono collaborare, creando una giusta armonia. Siamo, però, davanti ad una candidatura tecnica, quella dell’avv. Amico, che demonizza la politica. Ma non avendo io demonizzato nessuno e non avendo posto veti sulla sfera tecnica, non concedo a nessuno di demonizzare la mia persona, per tutto ciò che essa rappresenta. Ricordo, dunque, all’on. Torregrossa, che chi semina vento raccoglie tempesta. Ai sancataldesi affido l’ardua sentenza.

Rosario Sorce