CALTANISSETTA – “La prima cosa che deve essere detta e sottolineata, è che noi abbiamo a cuore le sorti della Nissa”. Perentorio il tono della dichiarazione di Antonio Dugo che, in un’intervista esclusiva rilasciata alla nostra testata, ha voluto chiarire la situazione inerente al passaggio delle quote sociali della Nissa alla “Cordata Nissena”. L’accordo verbale, fra le due parti, era stato raggiunto giovedì 16 febbraio alla presenza dell’assessore allo sport del comune di Caltanissetta, Gaetano Angilella; da quel giorno, si sono susseguiti molti scambi di e-mail e telefonate ma nessun incontro. Antonio Dugo, innanzitutto, evidenzia: “Attualmente la Nissa è gestita, tramite una procura verbale, dal gruppo che vorrebbe acquisire le quote; una gestione, sino ad ora, lodevole ed apprezzabile. Noi che siamo gli unici ed attuali proprietari del sodalizio, prima di decidere qualsiasi cosa vogliamo vedere come operano e come si comportano. Non vogliamo che una decisione affrettata possa portare qualcuno a dire che un’eventuale fallimento della società biancoscudata sia da ascrivere a noi”. Un’evidente preoccupazione sul futuro della prima società calcistica cittadina che sembra indurre gli attuali proprietari del club ad agire con i piedi di piombo. “Sia chiaro che le controparti che adesso appetiscono questa squadra sono tre. Una la gestisce ma nulla vieta che se una delle altre due cordate dovesse presentarsi con un progetto sostanzioso, corposo, solido e circostanziato, la situazione potrebbe subire dei mutamenti”. La situazione sembra assumere molteplici sfaccettature.
Noi crediamo che i tifosi nisseni meritino delle sicurezze, dunque gradiremmo che fossero fissati dei paletti cronologici per individuare delle certezze. Antonio Dugo, guardingo e circospetto, traccia una serie d’ipotesi su ciò che potrebbe accadere: “Il gruppo nisseno potrebbe gestire la squadra sino al termine della stagione sulla base della procura verbale; oppure prossimamente potrebbe avvenire il passaggio di quote oppure ancora potrebbero essere prese in considerazione le proposte (se serie e corpose) formulate dalle altre due cordate. Ogni decisione va ponderata con calma”.