MUSSOMELI –  Si è tenuto, nella mattinata di ieri, nel palazzo Sgadari,  il previsto convegno – confronto,  sul nuovo PSR Sicilia (Programma di Sviluppo Rurale),  presenti amministratori locali, associazioni di categoria, e professionisti  (agronomi, agrotecnico, ingegneri, architetti, geometri e consulenti, per fare sistema in favore delle Imprese e dello Sviluppo Regionale. Hanno relazionato  il dott. Giovanni Battista Ficani, valutatore ex ante PSR Sicilia 2014-2020, il dott. Michele Spoto, consigliere Ordine Agronomi Caltanissetta con le conclusioni del sindaco Giuseppe Catania. Ha moderato l’incontro il consigliere comunale di Mussomeli Graziella Dilena che, al termine ci ha detto: “ll convegno è stato voluto da questa amministrazione, poiché mira a prestare attenzione a quella che è la realtà agricola del nostro territorio, in quanto settore portante di questo comune. Partendo da una analisi di quello ché è il tessuto imprenditoriale locale si registra la presenza di numerose aziende e imprenditori agricoli. Abbiamo voluto tenere questo convegno sul PSR, come  spiegato nei dettagli dal Dott. Giovanni Battista Ficani, proprio per cercare di individuare, attraverso il confronto di professionisti del settore, associazioni di categoria, tecnici agronomi e gli imprenditori agricoli stessi, e di capire quali potessero essere le reali esigenze delle nostre aziende agricole, rispetto ad un PSR che ad oggi continua a svilupparsi e ad evolversi con le diverse misure, andando ad individuare quali obbiettivi e strumenti si possono realizzare e adottare sulla realtà del  nostro territorio, focalizzando l’attenzione sui bandi della misura 4 . E nello specifico: le sottomisura 4.1 Sostegno al finanziamento delle imprese agricole nel settore vegetale e zootecnico. 4.2 Sostegno a favore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e 4.3 azione 1 Sostegno a favore delle infrastrutture agricole”. Si è parlato, ha poi aggiunto Dilena, anche dell’accesso al credito, argomento affrontato dal Dott. Michele Spoto, consigliere degli agronomi di CL. Tutto ciò, con lo scopo ben preciso di permettere alle nostre aziende agricole di potersi sviluppare in un sistema di imprenditoria agricola, capace di misurarsi in un mercato globale, dove ci si confronta con la qualità,   indirizzandole a sviluppare quella capacità di conferire nel mercato i prodotti locali che siano in grado di competere e al tempo stesso di restituire marginalità e redditività alle stesse”.