“In merito ai roghi di rifiuti l’assessorato all’Energia ha richiesto all’Arpa, al comando del Corpo forestale regionale e ai vigili del fuoco il proprio contributo. In particolare, questi ultimi hanno evidenziato che dall’1 gennaio 2022 a settembre 2024 si sono verificati 56 roghi in discariche e impianti di trattamento rifiuti. Tali dati non comprendono i numerosi interventi dei vigili del fuoco per la combustione di materiali vari, legati al fenomeno diffuso dell’abbandono dei rifiuti”. Lo afferma il presidente della Regione Renato Schifani nel corso di un’audizione presso la commissione parlamentare d’inchiesta sulle Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. “Arpa Sicilia ha riferito in merito all’attività di monitoraggio ambientale eseguita a seguito dell’incendio di Bellolampo del 24 luglio 2023 – aggiunge Schifani -. Un ulteriore evento è avvenuto il 17 giugno 2024 lungo la scarpata della settima vasca; il 25 giugno si è verificato un incendio presso la discarica sita in contrada Zuppà nel Comune di Mazzarrà Sant’Andrea. Oltre agli incendi presso gli impianti di discarica sopra indicati, Arpa Sicilia ha riferito su altri eventi incendiari particolarmente rilevanti che hanno riguardato in data 20 gennaio 2024 l’impianto di trattamento rifiuti della ditta Omnia, sito in contrada Bugiades a Licata, e il 22 agosto 2022 l’impianto della ditta Ecomac Smaltimenti Srl, sito in contrada San Cusumano nel Comune di Augusta. La pratica illegale della combustione del materiale plastico derivante dalla rifunzionalizzazione delle serre è purtroppo diffusa nei territori di Caltanissetta e Ragusa. Per sopperire a tale annoso problema è stato inserito un articolo che prevede pene severe per chiunque appicchi il fuoco a rifiuti abbandonati, inasprite in caso di delitto commesso nell’ambito dell’attività di un’impresa o comunque di un’attività organizzata. Lo strumento repressivo esiste e deve essere applicato dagli enti territoriali deputati al controllo del territorio”.
Sicilia. Incendi di rifiuti, Schifani: “Previste pene più severe”
Gio, 06/02/2025 - 15:40
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