Salute

Una bella storia: tecnologia giapponese “mette in piedi” ex militare Folgore dopo 13 anni

Redazione

Una bella storia: tecnologia giapponese “mette in piedi” ex militare Folgore dopo 13 anni

Mer, 26/06/2019 - 22:32

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Un esoscheletro di tecnologia giapponese di ultima generazione, il “Free Walk”, realizzato da Free Bionics, appena approdato in Europa, ieri sera a Ragusa ha rimesso in piedi dopo 13 anni di immobilità un ex militare della Folgore vittima di un incidente in moto e costretto sula sedia rotelle a soli 22 anni, Andrea Tanbè. “Dopo 13 anni in cui sono stato su una sedia a rotelle – ha detto – ritornare in piedi e guardare il mondo da quest’altezza dal mio metro e ottanta è un’emozione indescrivibile”. “Ho avviato una raccolta fondi per poter avere la possibilità di acquistare un esoscheletro, che sarebbe costato 190.000 euro. Questo modello però è più leggero, più tecnologicamente avanzato, più adatto alla mia patologia e costa molto meno”. “È uno strumento di speranza – ha concluso – per tutte le persone con disabilità motorie. E’ uno strumento che tutti i disabili dovrebbero avere. Io spero che lo Stato ci dia una mano. E’ ingiusto che un esoscheletro possa acquistarlo solo chi ha la possibilità economica”. La presentazione, in esclusiva regionale, è stata organizzata da Unipit in collaborazione con Officine Ortopediche Rizzoli e dalla startup ORTHOM Group, composta da un team di giovani professionisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune, dall’Asp, dall’Ordine dei Medici, dall’Inail e da Assortopedia. In Sicilia, oltre all’evento di Marina di Ragusa, ci sono state due dimostrazioni riservate: il 25 giugno mattina nell’Unità Spinale del Cannizzaro di Catania e stamattina nell’Oasi Maria SS. di Troina. “L’esoscheletro Free Walk – ha spiegato Corsi – è uno strumento adatto per soggetti con lesione midollare grave, completa o incompleta che può essere utilizzato a seguito di lesioni dalla settima vertebra e che mantengono l’uso delle braccia. È molto flessibile, facile da manovrare e per pazienti attivi può consentire una camminata fino a 4 chilometri orari. Dopo un percorso di riabilitazione personalizzato sarà possibile per il paziente l’utilizzo dell’esoscheletro con maggiore autonomia”.

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