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You Pol, app polizia contro bullismo e droga: permetterà invio immagini, video e segnalazioni scritte, direttamente in Questura

Redazione

You Pol, app polizia contro bullismo e droga: permetterà invio immagini, video e segnalazioni scritte, direttamente in Questura

Mer, 08/11/2017 - 14:14

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ROMA – Si chiama ‘You Pol’ il nuovo strumento digitale messo a disposizione dei cittadini, ma pensato soprattutto per i giovani, per combattere il fenomeno del bullismo e dello spaccio di sostanze stupefacenti. E una app realizzata dalla Polizia di Stato ed e’ stata presentata per la prima volta oggi dal Capo della Polizia, Franco Gabrielli, e dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, agli studenti dell’Istituto superiore ‘Lucio Lombardo Radice’ di Roma. Da oggi l’applicazione puo’ essere scaricata su ogni smartphone e tablet accedendo alle piattaforme Apple Store e Play Store, ma al momento e’ operativa solo nelle citta’ di Roma, Milano e Catania. Bisognera’ aspettare il prossimo febbraio per utilizzarla in tutti i capoluoghi di Regione, mentre da agosto 2018 sara’ implementata anche in tutte le citta’ italiane. Sara’ possibile fare segnalazioni con piu’ facilita’, “ma ci tengo a precisare – ha chiarito Gabrielli – che l’app non ha lo scopo di creare ragazzi spioni ma cittadini consapevoli e partecipi del sistema sicurezza”

‘You Pol’ permette di inviare immagini, video e segnalazioni scritte direttamente alla sala operativa della Questura competente per territorio. Sara’ quindi possibile, attraverso una registrazione o in forma anonima, denunciare all’autorita’ di Polizia fatti di cui si e’ testimoni diretti o notizie di cui si e’ venuto a conoscenza in via indiretta (link, pagine web, ricezione messaggi, informazioni orali, etc). Con l’app e’ garantita la ‘georeferenziazione’ immediata del dispositivo segnalante e del luogo interessato dall’evento. Tra le possibilita’ anche quella di fare una chiamata di emergenza: un pulsante di colore rosso con la scritta ‘chiamata di emergenza’ mettera’ in contatto direttamente l’utente con la sala operativa della Questura provincia in cui si trova il dispositivo.

“E’ uno strumento tecnologico e spetta a voi farlo vivere”, ha detto Minniti agli studenti durante la conferenza di presentazione dell’app. “Voi siete l’Italia e il Paese, siete i cittadini di oggi e’ sarete quelli di domani. Non esiste una societa’ libera quando a prevalere e’ la violenza. Abbiamo cercato di creare uno strumento facile e amichevole per cercare di coinvolgervi il piu’ possibile”.
You Pol – ha spiegato a sua volta Gabrielli – ha sostituito gli sms, “che erano strumenti antiquati e che non erano molto usati soprattutto dai piu’ giovani. Nell’app abbiamo consentito di fare segnalazioni anche in forma anonima, perche’ abbiamo ritenuto che possa esserci ancora una certa diffidenza. Ma auspichiamo che la forma della registrazione prenda sempre piu’ piede e cio’ comportera’ un duplice vantaggio: da una parte certificare la comunicazione e dall’altra introdurre un meccanismo di consapevolezza e assunzione della responsabilita’ che nel nostro Paese deve essere coltivato nelle giovani generazioni. Queste segnalazioni saranno verificate immediatamente e innescheranno non solo un meccanismo repressivo, perche’ nella maggioranza dei casi ci sara’ un approccio soprattutto preventivo”.