“A quanto pare nel nostro Paese gli unici fessi a pagare le tasse sono rimasti gli italiani. Qualsiasi straniero infatti, aziende o privato o immigrato che sia, può venire in Italia, prendere il malloppo e scappare. Del resto è emblematico quanto continua ad emergere da notizie di stampa sui miliardari profitti dei giganti del web che pagano un’elemosina di tasse in Italia, preferendo trasferire i propri ricavi in Paesi a fiscalità privilegiata. Di fronte a tutto ciò la web tax transitoria introdotta dal governo è un bluff e allo stesso tempo un flop. Serve una vera tassa per i vari Google, Facebook, Amazon, consapevoli che anche a livello europeo bisogna darsi una svegliata. Tra l’altro con l’introduzione della web tax l’Italia potrebbe contare su qualche miliardo di euro in più, considerando i profitti dei colossi del web, con conseguente aumento delle entrate fiscali e, soprattutto, si potrebbe così eliminare la Tobin tax, la famigerata tassa che colpisce le transazioni finanziarie. Una tassa che è stata un fallimento: introdotta dal governo Monti con l’obiettivo di arginare la speculazione finanziaria e avere maggiori introiti fiscali, ha mancato tutti i suoi obiettivi. Inoltre con una vera web tax, come più volte ricordato da Bepi Pezzulli presidente di Select Milano, la stessa Borsa di Milano sarebbe più attrattiva in vista della Brexit”. Così il deputato Alessandro Pagano della Lega-Noi con Salvini, della commissione Finanze della Camera.