CALTANISSETTA – Questo pomeriggio la segretaria nazionale Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ha visitato il CARA di Pian del Lago di Caltanissetta. Un breve tour durante il quale è stata accompagnata dal Coordinatore Provinciale Fabiano Lomonaco, dal candidato alla Presidenza della Regione Sicilia Nello Musumeci e dall’esponente di “Diventerà Bellissima” Giovanna Candura.
La deputata nazionale, prima di iniziare la visita si è intrattenuta con gli operatori di Auxilium, la cooperativa che gestisce il centro nisseno di accoglienza per richiedenti asilo, informandosi sulle condizioni di lavoro dei dipendenti e sul rispetto dei contratti stipulati.
La tappa nissena, per Giorgia Meloni, è diventata uno spunto per poter sottolineare il punto di vista di Fratelli d’Italia in merito alla politica migratoria adottata dal nostro Paese.
“Bloccare i flussi è un’azione indispensabile per fermare quella che appare essere una strategia sempre meno dettata logiche umanitarie e sempre più da interessi economici. Bisogna impedire che le ONG diventino dei taxi pronti a supportare la traversata dall’Africa verso l’Italia”. Questa politica di accoglienza incondizionata, definita dalla deputata “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”, sta causando seri danni anche all’Italia e in particolare alla Sicilia che, per la sua collocazione geografica, si trova “esposta a 360 gradi”. È fondamentale individuare delle normative chiare che ci tutelino e quella approvata ieri in Parlamento presenta ancora delle zone grigie da definire. Ed è per questo che Fratelli d’Italia ieri si è astenuta dal voto in aula. Non possiamo negare che quella presentata rappresenta un’apertura importante del Governo Gentiloni ma la proposta di estendere i confini d’Europa fino alla Libia sta portando i paesi europei ad alzare le barriere anche verso l’Italia”.
Il nostro paese, del resto, non è capace di sostenere un’accoglienza incondizionata. Il deputato siciliano Nello Musumeci, dopo aver osservato l’elenco degli ospiti al Cara di Pian del Lago e le relative nazionalità di provenienza ha sottolineato che “non bisogna chiudere le barriere a tutti ma saper distinguere chi si sposta e chiede asilo per motivi politici e chi, invece, per logiche di tipo economico”.
Marcella Sardo