Salute

Muos. La lotta approda in Piazza San Pietro per l’Angelus di domenica

Michele Spena

Muos. La lotta approda in Piazza San Pietro per l’Angelus di domenica

Mer, 10/04/2013 - 16:41

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CALTANISSETTA – La battaglia contro il Muos di Niscemi approda in Vaticano. Un grande lenzuolo bianco, con la scritta “Anche noi veniamo dalla fine del mondo” verrà esposto, domenica prossima, davanti alla basilica di San Pietro, a Roma, durante l’Angelus di Papa Francesco. Lo reggeranno, insieme con il gonfalone di Niscemi, il sindaco, Francesco La Rosa, i componenti della sua giunta e i consiglieri comunali, per protestare contro la ripresa dei lavori di costruzione del Muos, il sistema di comunicazione satellitare ad altissima frequenza che gli americani stanno realizzando nella loro base militare di contrada Ulmo. “Al Santo Padre – ha detto il sindaco – chiediamo sin da ora solidarietà e preghiere in aiuto della nostra gente, che rischia la vita se il mostro tecnologico entrerà in funzione”. “L’indomani – aggiunge – saremo a protestare davanti a palazzo Chigi per sensibilizzare il governo nazionale a prendere posizione sull’emergenza Muos e sulle altre 46 antenne già esistenti, che per Niscemi è un’emergenza sanitaria, sociale, economica ed ora anche politico-istituzionale”. Francesco La Rosa, come i tanti attivisti e come le “Mamme No Muos”, che oggi sono tornate a bloccare operai e soldati americani, è impegnato in prima persona nella battaglia a tutela della sua popolazione, riaccesasi dopo che immagini registrate con videocamere hanno dimostrato la ripresa dei lavori di costruzione, in violazione dell’ordinanza di revoca di tutte le precedenti autorizzazioni emessa dal presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. Stamani, lo stesso La Rosa ha presentato una denuncia-querela contro la marina militare degli Stati Uniti per abuso edilizio e per violazione delle leggi sull’ambiente e per abuso edilizio. Stasera, alle 19, il consiglio comunale si riunisce in seduta straordinaria e urgente per aderire alla linea del sindaco. Intanto nella comunità niscemese, protagonista della grande manifestazione popolare del 30 marzo, c’é sconforto e delusione perché si sente tradita dopo i giorni di speranza accesi dalle promesse del console americano e del governo regionale. Nelle chiese si prega perché il Muos venga fermato. (ANSA).

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