Salute

Smartphone: cambia veramente il cervello dei giovani? La risposta degli esperti

Redazione

Smartphone: cambia veramente il cervello dei giovani? La risposta degli esperti

Dom, 17/03/2024 - 16:05

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Iperconnessione, mancanza di sonno, dipendenza da social e videogiochi: le abitudini digitali con lo smartphone dei ragazzi di oggi stanno modificando il loro cervello in modo preoccupante. Ne parlerà a Milano Luigi Gallimberti, medico psichiatra e tossicologo, esperto di dipendenze e fondatore della Fondazione Novella Fronda, durante l’incontro “Come sta cambiando il cervello dei giovani? Sonno, iperconnessione, dipendenza e aggressività”. L’uso eccessivo di smartphone può portare a una vera e propria dipendenza, simile a quella da sostanze stupefacenti. Lo stimolo continuo del telefono, con le sue notifiche e la sua promessa di gratificazione immediata, altera i circuiti cerebrali, creando un bisogno compulsivo di controllo.

L’iperconnessione e la mancanza di sonno danneggiano la corteccia prefrontale, una zona del cervello fondamentale per il controllo degli impulsi, la concentrazione e la memoria. Questo può portare a difficoltà di apprendimento, aggressività e altri problemi comportamentali. I ragazzi nati dal 2010 in poi, la cosiddetta Generazione Z, sono i più a rischio. Uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con la Fondazione Novella Fronda su 8.700 studenti italiani (tra gli 11 e i 17 anni d’età) ha rilevato che: 2,5% soffre di social media addiction; 12% ha un internet gaming disorder; 1,6% tende al ritiro sociale; 28,8% soffre di food addiction.

Per contrastare questi fenomeni, è necessaria una rivoluzione culturale che ponga al centro la salute mentale dei ragazzi. La Fondazione Novella Fronda ha lanciato una petizione per regolamentare l’uso di smartphone nelle scuole, liberando l’ambiente scolastico dall’iperconnessione e favorendo la concentrazione e l’apprendimento. Diverse nazioni stanno già adottando misure per limitare l’uso di dispositivi elettronici in ambito scolastico. La Gran Bretagna ha bandito i cellulari nelle scuole, mentre la Svezia sta riducendo l’uso della tecnologia in classe. L’UNESCO ha invitato a utilizzare la tecnologia solo se funzionale all’apprendimento. Regolamentare l’uso di smartphone nelle scuole è un obiettivo complesso, ma non impossibile. Come per il fumo e le cinture di sicurezza, la cultura può evolversi per tutelare la salute pubblica.

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