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Reddito Cittadinanza: denunciati 267 “furbetti” a Catania , danno erariale di oltre 1 ,3 milioni di euro

Redazione

Reddito Cittadinanza: denunciati 267 “furbetti” a Catania , danno erariale di oltre 1 ,3 milioni di euro

Mar, 21/03/2023 - 10:27

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Nell’ambito di un’articolata attivita’ investigativa avviata su tutta la provincia etnea dal Comando provinciale di Catania , congiuntamente alla Direzione provinciale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) di Catania e con il supporto dei militari del Nucleo ispettorato del lavoro di Catania , i Carabinieri hanno denunciato alla Procura distrettuale della Repubblica di Catania267 soggetti, ritenuti responsabili di aver “indebitamente percepito il reddito di cittadinanza” nell’arco temporale compreso tra il 2019 e il 2022.

L’indagine, che trae origine da un’attivita’ di analisi sulle posizioni dei cittadini percettori di erogazioni pubbliche elargite dallo Stato, ha infatti consentito di documentare come gli indagati, ricorrendo a dichiarazioni mendaci, o al contrario omettendo informazioni in possesso, avrebbero ottenuto il sussidio senza averne diritto. Tre, in particolare, i modus operandi attraverso i quali i “furbetti” si concretizzeranno le frodi nella provincia etnea. 

Il primo, che riguarda la maggior parte dei deferiti, si riferisce a coloro che nonostante fossero gia’ identificativi di “indennita’ di disoccupazione agricola”, avrebbero evitato di dichiarare il reddito da lavoro dipendente, le cosiddette “giornate di lavoro”, situazione incompatibile per la concessione del “Reddito di cittadinanza” o, quanto meno, utile per rideterminarne l’importo.

 Partendo da tale dato operativo, e’ stato quindi possibile accertare, tra gli indebiti percettori, anche il coinvolgimento di 25 extracomunitari (brasiliani, guineani, marocchini, malesi, nigeriani, rumeni, senegalesi, srilankesi, tunisini e polacchi), che incassavano il beneficio anche se non residenti in Italia da almeno dieci anni, a cui si sono aggiunte altre 50 persone circa, che comunicheranno dati incongruenti su composizione o capacita’ reddituale dei rispettivi nuclei familiari, ricevendo il Reddito di cittadinanza in misura maggiore rispetto a quanto dovuto.

 Tra i 267 deferiti, figurano circa 40 soggetti gravati da pregiudizi di polizia per reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e all’immigrazione clandestina, all’estorsione, rapina, riciclaggio, ricettazione, furto, truffa, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Presenti inoltre anche alcuni parcheggiatori abusivi e ben undici appartenenti all’etnia semi-nomade dei “Caminanti di Adrano”. L’importo complessivo riscosso indebitamente, a vario titolo, tra il 2019 e lo scorso settembre, e’ di oltre 1,3 milioni di Euro. Al riguardo, l’Inps ha gia’ revocato il beneficio con efficacia retroattiva a tutti i denunciati e avviato le necessarie procedure di restituzione di quanto illecitamente percepito. 

L’attivita’ odierna e’ solo l’ultima delle azioni di contrasto avviate dai Carabinieri sull’indebita percezione di denaro pubblico visualizzata al del “Reddito di cittadinanza”. Al riguardo, i numerosi controlli avviati sin dal 2021 nella provincia diCatania , anche in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro del capoluogo etneo, hanno infatti gia’ consentito di individuare e denunciare ulteriori 640 persone che riscuotevano il sussidio senza averne il diritto, per un danno complessivo alle casse dello Stato, nel triennio 2020 – 2022, di complessivi 5 milioni di euro circa; tra questi, era emerso come almeno 80 cittadini, nominati personalmente richiesto ed ottenuto il beneficio pur essendo gravati da sentenze passate in giudicato per i reati di “associazione di tipo mafioso” o omettendo di comunicare che all’interno del proprio nucleo familiare, vi fosse tra i destinatari del reddito di cittadinanza anche un proprio congiunto gravato da sentenze di condanna definitiva per associazione di tipo mafioso.