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Imu alla cassa, in media 1.070 euro nelle città. Immobili di lusso: Caltanissetta, penultima in Italia

Redazione

Imu alla cassa, in media 1.070 euro nelle città. Immobili di lusso: Caltanissetta, penultima in Italia

Ven, 10/12/2021 - 18:38

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Conto alla rovescia per il saldo dell’Imu che gli italiani dovranno pagare entro il 16 dicembre. Quest’anno una delle tasse piu’ vituperate dai proprietari di abitazione vale 19,5 miliardi. Per una seconda casa a disposizione in un capoluogo di provincia si spenderanno in media 1.070 euro con punte di oltre 2.000 nelle grandi citta’; il conto pero’ aumentera’ per le prime case di lusso, (abitazioni signorili, ville e castelli) sempre nei capoluoghi ad una media di 2.623 euro, con punte di oltre 6 mila euro nelle grandi citta’.

A dover pagare oltre 25 milioni di proprietari, nel 41% dei casi lavoratori dipendenti e pensionati. I dati sono del Rapporto Imu 2021 elaborato dalla Uil, Servizio lavoro, coeso e territorio. A pagare il conto piu’ salato per una seconda casa a disposizione, saranno i cittadini della capitale: Roma infatti e’ il capoluogo dove l’Imu e’ piu’ cara con 2.064 euro medi; a Milano, invece, si pagheranno 2.040 euro medi; un Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro; a Torino 1.745 euro. Valori piu’ “contenuti”, invece, ad Asti con un costo medio di 580 euro; a Gorizia con 582 euro; a Catanzaro con 659 euro; a Crotone con 672 euro; a Sondrio con 674 euro. 

La cifra media per gli immobili di lusso schizza a Roma a 6.419 euro, seguita a ruota dai 6.402 di Grosseto e da Milano, 6.244, le tre citta’ in cima; in fondo alla classifica in questo caso ci sono invece Cremona con 963 euro, Caltanissetta con 990 e Crotone con 1.089. Ma attenzione perche’ in 16 citta’ e’ in vigore la ex addizionale della Tasi, per cui, in questi Comuni, le aliquote superano quella massima dell’Imu che sarebbe del 10,6 per mille. 

E’ il caso di Roma, Milano, Ascoli Piceno, Brescia, Brindisi, Matera, Modena, Potenza, Rieti, Savona e Verona dove l’aliquota e’ all’11,4 per mille; a Terni e Siena, e’ all’11,2 per mille; a Lecce e Venezia all’11 per mille; ad Agrigento al 10,9 per mille. Altre 74 Citta’ capoluogo, sempre sulle seconde case, applica l’aliquota del 10,6 per mille, tra cui Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Bari.

 In 10 Citta’ le aliquote sono sotto la soglia massima, tra cui, Gorizia, Pordenone, Ragusa, Udine, Belluno. Inoltre ci saranno anche 3, 5 milioni di proprietari di prima casa pagano l’Imu sulle seconde pertinenze come garage e cantina spendendo in media 55 euro, con punte di 110 euro annui. Il gettito 2021 e’ poco piu’ basso di quello dello scorso anno, 19,9 miliardi e di un miliardo netto in meno di quello del 2019 (20,5 miliardi) visto che tiene conto anche dell’abolizione delle rate IMU, introdotto nel scorso corso del 2021 per alcuni immobili individuati nei vari Decreti per contrastare la pandemia.

 Il sempre acceso dibattito sull’equita’ dell’Imu e piu’ in generale sulla tassazione sulla casa si include quest’anno, ricorda la Uil, su quello altrettanto acceso della revisione del catasto a cui il governo ha dato il via libera con l’ approvazione della delega fiscale. Riforma attesa da piu’ di 30 anni, Sottolinea il sindacato, dato che l’ultima revisione degli estimi catastali e’ datata 1989, e che deve partire da una revisione dei valori catastali vecchi, iniqui e che non corrisponde al reale valore degli immobili “Una riforma necessaria -dice la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese – per riportare equita’ nella tassazione sul mattone” ma che “non dovra’ significare maggiori prelievi, ma diversa e piu’ equa una raccolta del prelievo fiscale sugli immobili” mentre per riformare l’Imu “andrebbe riaperto il cantiere del federalismo fiscale”