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Coronavirus, serrata totale almeno fino a Pasqua poi riaperture graduali: ecco il calendario

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Coronavirus, serrata totale almeno fino a Pasqua poi riaperture graduali: ecco il calendario

Mar, 31/03/2020 - 09:54

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Per dichiarare vinta la guerra al coronavirus serviranno ancora diverse settimane. ​​​​​La serrata totale durerà almeno fino a Pasqua, poi, se il numero dei malati continuerà a calare, il governo valuterà una riapertura graduale. Ma prima di maggio niente passeggiate, né saranno aperti bar e ristoranti. Anche quando potremo di nuovo uscire, non solo per urgenze, bisognerà mantenere la distanza di almeno un metro e indossare la mascherina nei luoghi pubblici.

Per dichiarare vinta la guerra al coronavirus serviranno ancora diverse settimane. ​​​​​La serrata totale durerà almeno fino a Pasqua, poi, se il numero dei malati continuerà a calare, il governo valuterà una riapertura graduale. Ma prima di maggio niente passeggiate, né saranno aperti bar e ristoranti. Anche quando potremo di nuovo uscire, non solo per urgenze, bisognerà mantenere la distanza di almeno un metro e indossare la mascherina nei luoghi pubblici.

Prima gli artigiani, dopo parrucchieri e palestreSi studiano aperture scaglionate a seconda della tipologia degli esercizi commerciali. E’ probabile, riferisce La Repubblica, che inizialmente verrà dato il via libera a chi non ha particolari contatti con i clienti, come chi fa riparazioni oppure certi artigiani. Potrebbero essere costretti ad aspettare un po’ di più estetisti e parrucchieri, così come le palestre.

Per bar e ristoranti riaperture con limitazioniPer quanto riguarda bar, pub e ristoranti, potrebbero essere rintrodotte le misure già individuate subito prima della chiusura. Si dovrà quindi assicurare il distanziamento dei tavoli ed evitare che le persone stiano a contatto davanti ai banconi. Dovrà essere rispettata la regola della distanza minima di un metro tra gli avventori.

Cinema e teatri gli ultimi a ricominciareFanalino di coda, in fatto di riapertura, sono cinema e teatri, che dovranno comunque far rispettare le distanze di sicurezza agli avventori, come già imposto prima del blocco. Anche grandi eventi, come concerti e partite, dovranno essere attentamente valutati. Gli esperti restano preoccupati dai grandi assembramenti.

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