MUSSOMELI – E’ stato un accorrere di colleghi nell’abitazione di Via Romagna, dove, a primo piano, è stata allestita la camera ardente della dipendente comunale Zina Messina, apprezzata dai colleghi e conosciuta dalla comunità per il lavoro svolto al Comune, deceduta l’altro ieri notte per un improvviso malore. La bara con le sue gelide spoglie mortali, dominata dal Pietoso Cristo in preghiera, è stata lungamente vegliata dal marito Enzo Nigrelli, dai figli Francesca e Rino e da quanti l’hanno conosciuta nella sua breve vita terrena. I familiari hanno voluto che i suoi funerali fossero celebrati nella parrocchia della sua giovinezza, nella parrocchia di Sant’Enrico, là dove, periodicamente, lei si interessava a fare celebrare le messe in suffragio di mamma e papà. Oggi la messa è stata per lei col mesto suono delle campane, celebrata da Padre Francesco Lomanto e da altri sacerdoti fra la commozione dei tanti presenti. Era visibile, in chiesa, il labaro del Comune di Mussomeli con la presenza del sindaco Catania e dell’Amministrazione. Col canto iniziale dell’”Eccomi” , con la successiva omelia del celebrante, ascoltata in religioso silenzio, e poi il canto del brano “Grazie Mamma” eseguito dal coro parrocchiale di Sant’Enrico, è stata impartita, al termine della liturgia, la benedizione alla salma ed è seguita la presentazione delle condoglianze delle numerosissime persone presenti. Poi il triste accompagnamento all’ultima dimora
Mussomeli, Esequie di Zina Messina e l’accompagnamento all’ultima dimora
Sab, 08/06/2019 - 19:00
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