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Caltanissetta, mafia. Processo depistaggio, colpo di scena: ex pentito Scarantino ritratta accuse a pm

Redazione

Caltanissetta, mafia. Processo depistaggio, colpo di scena: ex pentito Scarantino ritratta accuse a pm

Mer, 29/05/2019 - 20:23

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CALTANISSETTA colpo di scena arriva a metà udienza. Una ritrattazione in piena regola sulle accuse lanciate negli anni ai magistrati che hanno coordinato le indagini sulla strage di via D’Amelio. L’ex pentito della Guadagna Vincenzo Scarantino fa i nomi e i cognomi di soli due magistrati che in passato dice di avere accusato falsamente ma poi parla di tutti i pm che aveva tirato in ballo. “Il dottor Di Matteo non mi ha mai suggerito niente, il dottor Carmelo Petralia neppure. Mi hanno convinto i poliziotti a parlare della strage. Io ho sbagliato una cosa sola: ho fatto vincere i poliziotti, di fare peccare la mia lingua e non ho messo la museruola…”. Parole dette tutte d’un fiato. Una rivelazione a sorpresa che arriva nel corso del controesame del processo sul depistaggio sulle indagini della strage in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Imputati sono tre poliziotti: Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei, tutti accusati di concorso in calunnia aggravata dall’avere agevolato Cosa nostra. Scarantino, che all’inizio dell’udienza ha voluto chiedere pubblicamente scusa a uno degli imputati accusati falsamente per la strage, in passato, tra una ritrattazione e l’altra, aveva detto di aver accusato dei mafiosi imputati perché ”sollecitato” dai pm Antonino Di Matteo, Annamaria Palma e Carmelo Petralia ma anche da Giovanni Tinebra. Oggi arriva la retromarcia.

Il confronto tra l’ex pentito di mafia Vincenzo Scarantino e la ex moglie, Rosalia Basile, è stata chiesta alla fine dell’udienza di oggi dall’avvocato Rosalba Digregorio al Presidente del Tribunale di Caltanissetta nel processo sul depistaggio sulle indagini della strage di via D’Amelio. Il legale rappresenta tre gli ex imputati che furono condannati ingiustamente per la strage proprio per le dichiarazioni di Scarantino che poi ritrattò. Il Presidente Francesco D’Arrigo si è riservato sulla decisione. L’udienza è stata rinviata al prossimo 19 giugno per proseguire il controesame di Scarantino.

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