Salute

I genitori di Villalba: “Non vogliamo vivere con angoscia il pendolarismo dei nostri figli”.Chiedono interventi su strade di collegamento

Carmelo Barba

I genitori di Villalba: “Non vogliamo vivere con angoscia il pendolarismo dei nostri figli”.Chiedono interventi su strade di collegamento

Dom, 16/09/2018 - 07:58

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VILLALBA – I genitori villalbesi, assai preoccupati delle pessime condizioni viarie del tratto che collega Villalba Mussomeli, hanno scritto una lettera indirizzata al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, al Presidente della Regione Siciliana , alla Sezione Lavori Pubblici della Regione Siciliana, alla Sezione Lavori Pubblici della Provincia di Caltanissetta, ai Sindaci dei Comuni di Villalba , Vallelunga e Mussomeli, agli Uffici Tecnici dei Comuni di Villalba, Vallelunga e Mussomeli, al Dirigente scolastico dell’Istituto I.I.S. “Virgilio”, al Dirigente scolastico dell’Istituto I.T.C.G. “G.B. Hodierna” e alla ditta ATM, per segnalare e prontamente intervenire ad eliminare l’attuale pericolosità viaria incombente sul quotidiano attraversamento per raggiungere gli Istituti scolastici Superiori di Mussomeli. Questo il testo della lettera: “Nell’approssimarsi del nuovo anno scolastico 2018-2019 i nostri figli e le nostre figlie che già frequentano o frequenteranno gli Istituti d’istruzione superiore di Mussomeli, percorreranno ogni giorno una strada (SP16) che per la gravissima criticità che presenta, soprattutto nei mesi autunnali e invernali, mette a serio rischio l’incolumità dei nostri ragazzi. Noi genitori vogliamo essere sereni, e non vivere con apprensione o angoscia quello che per i nostri figli deve essere un pendolarismo scolastico che si deve svolgere nella massima sicurezza. Non vogliamo sembrare esageratamente allarmisti, ma ci sembra sacrosanto rivendicare il diritto alla sicurezza, la strada non deve per nessuno diventare fonte di pericolo. Speriamo vivamente che si intervenga tempestivamente e concretamente per metterla in sicurezza, rimuovendo tutte le condizioni di rischio. Ognuno si assuma le proprie responsabilità”.

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