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“Tarantella” romana: Marino non è più sindaco, in 26 consiglieri lasciano. M5S e Sel non hanno firmato le dimissioni.

Redazione

“Tarantella” romana: Marino non è più sindaco, in 26 consiglieri lasciano. M5S e Sel non hanno firmato le dimissioni.

Ven, 30/10/2015 - 18:39

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IGNAZIO MARINOROMA – Ignazio Marino non è più sindaco. Ventisei consiglieri comunali, uno più del quorum, si sono dimessi in Campidoglio determinando lo scioglimento dell’assemblea capitolina, della giunta, già orfana di otto assessori, e di conseguenza la decadenza del sindaco-chirurgo dalla sua carica. Ora il Prefetto di Roma dovrà nominare un commissario.

Oltre ai 19 del Pd si sono dimessi altri 7 consiglieri, di cui due della maggioranza (Centro democratico e Lista Civica Marino) e 5 dell’opposizione. Tra questi ultimi anche due della Lista Marchini, Alfio Marchini compreso, due della lista di Fitto Conservatori riformisti, uno del Pdl. M5S e Sel non hanno firmato le dimissioni.

Intanto in mattinata la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati per l’inchiesta sugli scontrini.

Le accuse. I pm, scrive Repubblica, contestano i reati di peculato e concorso in falso in atto pubblico. Marino, stando a quanto si legge, avrebbe ricevuto un avviso di garanzia il 28 ottobre scorso. Quella resa nota da Repubblica non è però l’unica novità sul fronte giudiziario per il sindaco di Roma. Stando a quanto scrive il Corriere della Sera, Marino sarebbe finito nel registro degli indagati, questa volta per l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, anche nel procedimento avviato nei mesi scorsi dai pm coordinati dal Procuratore, Giuseppe Pignatone, sulla “Image onlus”, fondata nel 2005 dall’esponente del Pd per fornire aiuti sanitari in Honduras e nel Congo. In questo caso l’iscrizione, stando all’articolo del quotidiano milanese, sarebbe avvenuta nei mesi scorsi. Ieri la Procura aveva smentito la notizia, diffusa poco prima dal legale di Marino, di una richiesta di archiviazione del procedimento. La replica: “La comunicazione delle indagini è un atto dovuto per svolgere le indagini. Io sono convinto di aver spiegato bene le mie ragioni e la mia trasparenza”, risponde il sindaco Ignazio Marino alla notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati nell’inchiesta sulle spese effettuate con la carta di credito intestata al Comune.

“Ho dato la mia lealtà ad un bugiardo. Vergogna‬”: così il senatore del Pd ed ex assessore ai Trasporti di Roma Stefano Espositocommenta su Twitter la notizia di Ignazio Marino indagato.

“Roma ha bisogno di un’amministrazione, della guida che merita, perché è una città che merita moltissimo, specialmente in vista del Giubileo che è alle porte. Ci auguriamo che Roma possa procedere a testa alta e con grande efficienza”, ha detto il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei.

Fonti vicine al segretario del Pd Matteo Renzi smentiscono le ricostruzioni di alcuni organi di informazione secondo le quali Renzi avrebbe posizioni divergenti sulla vicenda capitolina da quelle del presidente del partito e commissario romano Matteo Orfini. “Si tratta – affermano – di ricostruzioni infondate dal momento che c’è tra i due piena sintonia e unità di intenti su Roma”. (Fonte ansa.it)

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