ROMA – “‘Giu’ le mani da Crocetta’. Giusto.Condivido questa affermazione”. Il riferimento e’ a una nota del presidente della Fondazione Caponnetto di Firenze che il governatore ha postato sul suo profilo Facebook e che, dunque, va all’attacco. Oggi e’ volato a Roma per incontrare i vertici del partito per provare la ‘disarmare’ gli agguerriti esponenti siciliani. “Per la prima volta – sostiene l’associazione – un esponente della vera antimafia non parolaia e per questo condannato a morte prova a governare una regione difficile. La verita’ e’ che Crocetta ha toccato gli interessi di Cosa nostra ben radicati. E’ il primo esponente del centrosinistra a vincere le elezioni siciliane. Ma, a meno di un anno dalla sua elezione, i siciliani del Pd escono dalla maggioranza. Un gesto che al centro nord nessuno tra i militanti comprende”. – Febbrile serie di incontri a Roma sul caso Sicilia. L’addio del Pd al governo Crocetta e l’evidenza di un partito spaccato, resa plasticamente ieri dal rifiuto dei quattro assessori di lasciare l’esecutivo, mettono in allarme i vertici democratici nazionali. E ognuno gioca la sua partita. Il governatore e’ volato a Roma, confermano fonti del suo staff, per incontrare il presidente del Senato Pietro Grasso, da sempre molto vicino al politico di Gela e all’esperienza siciliana; obiettivo della sua missione romana e’ pure un faccia a faccia con il leader nazionale Guglielmo Epifani. Cosi’, salta il vertice di maggioranza fissato per il pomeriggio. Nella capitale e’ andato anche l’assessore all’Economia Luca Bianchi, legato al partito nazionale e che dal confronto con questo continua a fa dipendere la decisione finale sulla sua permanenza in giunta.
Nell’agenda di Bianchi un doppio incontro con Pierluigi Bersani e poi con Epifani: “Con tutto il rispetto per il partito regionale – ribadisce – credo che se c’e’ un problema va risolto sedendosi tutti a un tavolo, partito regionale, nazionale e noi del governo”. Intanto, sono fitti i contatti tra il segretario regionale Giuseppe Lupo e i suoi referenti nazionali, ma anche con gli alleati. “Non ci possiamo permettere – ammonisce il capogruppo Udc Lillo Firetto – colpi di testa. Credo ancora che ci siano le condizioni per un atto di responsabilita’ da parte dei soggetti in campo per affrontare nodi gravissimi”. Intanto Pippo Civati ha criticato la gestione Pd della vicenda siciliana. “Oggi leggiamo che gli assessori del Pd non intendono dimettersi, che il partito li vuole espellere, che Crocetta va per la sua strada. Un brutto spettacolo, da ogni punto di vista”, ha scritto il candidato alla segreteria del Pd sul suo blog.