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Mussomeli, don Carrubba e padre Calcara. La festività della Madonna dei Miracoli 2012 all’insegna dell’audacia

Redazione

Mussomeli, don Carrubba e padre Calcara. La festività della Madonna dei Miracoli 2012 all’insegna dell’audacia

Lun, 10/09/2012 - 14:13

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Padre Carrubba, Rettore Santuario Maria SS. dei Miracoli

MUSSOMELI- Se il programma di quest’anno dei festeggiamenti della Madonna dei Miracoli, impropriamente e forse anche inopportunamente, potesse essere paragonato ad un format televisivo allora si potrebbe certamente affermare che è stato un progetto di grandissimo successo. Il santuario della Madonna dei Miracoli gremito, per tutta la durata dell’ottava già a partire dal 31 agosto, oltre l’immaginario . La festività appena conclusa della Santa Patrona di Mussomeli può essere annoverata agli annali tra quelle senza dubbio più sentite e partecipate di questi ultimi anni. Complice forse il periodo di grandissima crisi socio-economica che Mussomeli, così come l’Italia intera, sta attraversando e grazie soprattutto alla vulcanicità del giovane rettore del Santuario don Ignazio Carrubba in perfetta simbiosi di intenti con la confraternita e con il comitato festa, il 2012 ha evidenziato un cambiamento epocale nella storia della più importante festività mussomelese. Oltre 15.000 le particole distribuite. Diversi i canali di comunicazione utilizzati per la diffusione del programma della festività come ad esempio “La voce di Maria”, il bollettino d’informazione edito dallo stesso don Carrubba e il sito del santuario www.mariadeimiracoli.it. Non va dimenticata la scelta di dedicare a Maria SS. Dei Miracoli il piazzale antistante il santuario fino a qualche giorno fa intitolato al santo patrono della chiesa, cioè San Domenico. Poi Padre Giovanni Calcara, il

Padre Calcara, il frate "audace"

frate domenicano dell’ordine dei predicatori che, per tutta la durata dell’ottava, ha fatto delle sue omelie motivo di grande riflessione per i numerosissimi fedeli presenti. Già, qualcuno lo ha definito il “frate audace” poiché ha dato, dal suo punto di vista, la spiegazione teologica di quella politica che ha il carattere del malaffare poiché al servizio della casta. Il frate che, senza nessuna remora, ha fatto nomi e cognomi di coloro che, per la loro condotta politica, sono da ritenere indegni di Dio poiché calpestatori della dignità dell’uomo ma in primis oltraggiatori della volontà di Cristo. Non ha risparmiato neanche gli usi ed i costumi della società odierna, ha bacchettato i genitori e li ha richiamati al loro ruolo di educatori di quei figli che ignorano gli insegnamenti di Cristo ma che conoscono alla perfezione tutto quanto porta sulla via della perdizione. Ovviamente un predicatore che ha lasciato scontenti molti personaggi politici locali ma che ha trovato nella comunità mussomelese un consenso quasi unanime. Un frate che ha rilasciato a questa testata giornalistica un’intervista che consigliamo di non perdere e che sarà pubblicata sul numero cartaceo di settembre in uscita il prossimo 16 settembre

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