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Celebrata la Giornata dell’Ammalato alla presenza di Sua Eccellenza Frà Luigi Naselli del Sovrano Militare Ordine di Malta

Redazione

Celebrata la Giornata dell’Ammalato alla presenza di Sua Eccellenza Frà Luigi Naselli del Sovrano Militare Ordine di Malta

Gio, 13/09/2012 - 20:53

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MUSSOMELI – Anche quest’anno si è celebrata domenica scorsa, la Terza Giornata dell’Ammalato, sotto la guida vigile e indefessa del suo ideatore e promotore Vincenzo Profita,  responsabile della Sezione CISOM  di Caltanissetta. L’appuntamento, come da programma, alle ore 9,00 presso l’agriturismo “Monticelli” dove i Signori Ammalati sono stati accolti e assistiti dai volontari del Gruppo CISOM di Palermo,  della Sezione di Caltanissetta, dell’UNITALSI  di Caltanissetta e Riposto (CT), della locale Fraternita di Misericordia e dai membri del Comitato per le feste del Santuario Maria Ss.ma dei Miracoli di cui è Presidente Gero Diliberto. Dopo aver  condiviso la colazione,  da Piazza Umberto I si sono incamminati, recitando il S. Rosario, verso il Santuario Maria Ss.ma dei Miracoli, dove ad attenderli c’era il rettore don Ignazio Carrubba. Alle ore 11,30, presieduta da Padre Calogero Favata, Cappellano Magistrale dello S.M.O.M, e concelebrata dal rettore, ha avuto inizio la celebrazione dell’Eucaristia durante la quale ai Signori Ammalati e a quanti lo hanno chiesto è stato amministrato il Sacramento dell’Unzione degli Infermi.  Padre Calogero dopo aver ringraziato il S.E. Frà Luigi Naselli di Gela, Procuratore del Gran Priorato di Napoli  e Sicilia del Sovrano Militare Ordine di Malta, per aver accolto l’invito  a partecipare a questa giornata che particolarmente esprime nella concretezza, unitamente a tutte le altre attività, la finalità e la vita dell’Ordine di Malta nel mondo, ha voluto centrare la sua omelia sul significato della sofferenza umana e, rivolgendosi direttamente ai Signori Ammalati presenti,  li ha esortati a non rinchiudersi  nella solitudine  ma a sentirsi parte di un mistero di salvezza attraverso il quale è possibile, abbracciare e riconoscere  Cristo che attende di essere accolto e amato: i malati sono così dei grandi missionari che con la loro fede annunciano la grande valenza salvifica della sofferenza. Inoltre  P. Calogero ha ribadito che oggi il vero malato non è solo chi soffre nel corpo ma chi vive chiuso nel proprio egoismo e individualismo e non sa aprirsi all’altro; è malata la famiglia dove non c’è dialogo; è malata la società priva di valori e  sempre di più centrata su se stessa. Inoltre il relativismo religioso, etico, e morale che serpeggia ovunque, in nome di uno spudorato efficientismo, porta a considerare l’ammalato come un essere ingombrante da sopportare, annullandone la  dignità solo perché di peso alla famiglia o alla struttura ospedaliera. Tale logica, che  è in profonda contraddizione al diritto alla vita, è retaggio di una cultura di morte  che tende ad annientare la persona umana nella misura in cui non riesce più a produrre in un mondo sempre più governato dalle leggi di mercato. Servire l’ammalato, ha ricordato ancora P. Calogero,  aiuta ognuno di noi non tanto  a  chiamarsi cristiani ma  a vivere da cristiani, obbedienti  al mandato consegnatoci da Cristo stesso che  invita ad essere Suoi imitatori nella carità verso il prossimo, testimoni della fede che  è stata data in dono e cultori della speranza che alimenta la  vita.  Al termine della celebrazione anche S.E. Frà Luigi Naselli, dopo aver ringraziato P. Calogero Favata per l’invito rivoltogli e il Cav. Vincenzo Profita per il lavoro svolto, ha voluto indirizzare ai presenti, in modo particolare ai Signori Ammalati, il suo saluto mettendo in evidenza come da sempre l’Ordine di Malta si pone a servizio di quanti soffrono consapevole che in ciascuno di questi nostri fratelli si manifesta Cristo Gesù. Per tale motivo ogni membro dell’Ordine si impegna affinché si riduca la sofferenza dell’uomo e ci si impegni perché l’ammalato o il sofferente non sia mai privato della sua dignità.  Con la preghiera del cavaliere, guidata dallo stesso Frà Luigi, e la benedizione si è conclusa la celebrazione. Subito dopo insieme ai Signori Ammalati, si sono trasferiti nell’attiguo chiostro “San Domenico” e, amorevolmente assistiti dai Volontari, è stato servito il pranzo al quale ha fatto seguito un momento di animazione. Nel tardo pomeriggio, dopo aver gustato un buon gelato, si è conclusa la giornata. “Sebbene la preparazione e l’intera giornata sia stata fortemente impegnativa, aggiunge Profita, il sorriso e il semplice “grazie” dei Signori Ammalati hanno fatto si che la stessa stanchezza  per il grande lavoro svolto si avvertisse poco o nulla rimanendo in ognuno la gioia di aver servito e  l’impegno a perseverare negli anni in simili attività che sicuramente danno un senso alla  stessa vita e rinvigorisce l’ appartenenza all’Ordine di Malta. A quanti hanno prestato il proprio servizio di volontariato e a quanti con generosa disponibilità hanno contribuito alla riuscita di questa giornata va il nostro grazie e la nostra riconoscenza”.

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