MUSSOMELI- Era probabilmente destino che l’A.S.D. Mussomeli fosse destinata ad una serie superiore dopo lo scorso eccellente campionato di Prima categoria dove, gli ultimi 30” dello spareggio con il S. Angelo Licata, hanno negato una finalissima più che meritata per i colori rossoblù. Ieri è arrivata la conferma ufficiale con il comunicato numero 26 della Lega Nazionale Dilettanti dell’ammissione dell’A.S.D. Mussomeli nel campionato di Promozione. Una notizia che ha fatto felice giocatori, dirigenza e tifosi. Si legge infatti dal sito ufficiale dell’A.S.D. Mussomeli: “ Dopo tanti anni a Mussomeli si ritorna a respirare aria di calcio di un certo livello. Saranno contenti i tanti tifosi rossoblù, ed è contento l’intero entourage della società calcistica locale che quest’anno grazie ad un nuovo assetto societario si è potuta porre traguardi ambiziosi, è sta lavorando alacremente per poterli raggiungere.” L’impegno,  costante e continuo, ha portato l’A.S.D. Mussomeli ha piazzare alcuni grossi colpi di mercato. Dopo l’ufficializzazione di Enrico Maniscalco, con un passato nella Nissa, sono arrivati in rapida successione anche Flavio Nicastro dall’Atletico Campofranco, Daniele Calà dallo Sporting Racalmuto e Carmelo Portella del Kamarat. Quattro giocatori di grande esperienza e di notevole spessore che potranno dare il loro contributo, assieme al resto della compagine rossoblù, per continuare a sognare. Dal sogno alla realtà il passo è breve e la dimostrazione che l’A.S.D. Mussomeli non ha nessuna intenzione di far da gregaria a nessuno anche in un campionato difficile come quello di Promozione lo ha dimostrato la scorsa sera battendo, in un’amichevole di lusso, il blasonato Atletico Campofranco che milita nel campionato di eccellenza con un secco 1-4 con reti per i rossoblù di Maniscalco, Palumbo e doppietta di Giovanni Morreale. Dunque, per l’A.S.D. Mussomeli dopo oltre un trentennio di presenza nei campionati dilettanti con una società che ha onorato tutti i tornei dove ha militato ininterrottamente dal 1975, la notizia del ripescaggio in promozione arriva non come gratificazione ma come traguardo meritato per aver dedicato al calcio tutte le attenzioni che merita senza se e senza ma.