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D’Arma(PD):”la psicosi del batterio killer ha inferto un duro colpo al comparto agricolo”.Costituita unità di crisi

Redazione

D’Arma(PD):”la psicosi del batterio killer ha inferto un duro colpo al comparto agricolo”.Costituita unità di crisi

Mar, 05/07/2011 - 01:28

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CALTANISSETTA – Un’unità di crisi formata dai presidenti di Provincia e di Consiglio provinciale, e da una rappresentanza di consiglieri e delle associazioni di categoria, mobilitazione delle forze sociali, modifiche al decreto ministeriale che regola le provvidenze per i danni del batterio killer: questi alcuni dei punti richiesti nel documento presentato al Consiglio da Salvatore D’Arma (Pd) ed approvato all’unanimità, laddove si invoca un fronte di corale impegno per non far definitivamente crollare il comparto produttivo.

La psicosi del batterio, ha detto D’Arma, è stato l’ultimo colpo inferto all’agricoltura provinciale, con forte contrazione della domanda. Nella sola zona sud del territorio si sono registrate perdite per 20 milioni di euro, per cui occorre ora imprimere una svolta: l’unità di crisi, pertanto, potrà e dovrà fare da motore propulsore e da tramite per invocare interventi ormai non più procrastinabili, stilando una piattaforma rivendicativa: c’è insomma, in gioco, il futuro di buona parte della nostra economia.

L’aula, come detto, ha condiviso appieno la proposta D’Arma. Cirrone Cipolla (Pd) ha ricordato come si siano rivelati insufficienti i fondi Ue, mentre per le nostre imprese andrebbe allentata la tenaglia fiscale, e come azione rivendicativa da sostenere ha invitato ad aderire a quella messa in atto nelle province di Ragusa e Siracusa. Cascino (La Destra) ha auspicato una legge speciale dell’Ars in difesa del comparto, mentre per Capizzi alcune iniziative potrebbero già essere avviate come quella della tracciabilità dei prodotti, auspicando al contempo che le amministrazioni pubbliche privilegino i prodotti nostrani, ad esempio per i bandi delle mense. Per Petralia (Pid) non va però messa troppa carne al fuoco e bisogna focalizzare bene la linea su cui muoversi, anche eventualmente in sede Urps ed Upi: trovare, dunque, l’intesa sul metodo e quindi far partire appelli forti. La Rosa (Mpa) ha parlato dei problemi legati al fronteggiare i mercati esteri, con i nostri produttori che non possono reggerne la concorrenza: lo Stato, dunque, dovrebbe promuovere i prodotti nazionali, mentre oltre a far slittare le scadenze dei nostri agricoltori bisognerebbe intervenire con un’adeguata pubblicizzazione dei prodotti di nicchia.

Il presidente Federico, invitato dall’aula a farsi promotore presso il governo regionale delle indicazioni del documento, ha annunciato che ne terrà conto nei lavori attualmente in corso da parte della terza commissione Ars di cui fa parte, e che – ha riferito – sta mettendo a punto un disegno di legge ove tra l’altro si sta prevedendo una rete di controllo dei prodotti provenienti dall’estero, soprattutto quelli del nord Africa. Ha dato poi notizie sugli interventi in itinere per le dighe al servizio del territorio.

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