La provincia con la maggiore quota di comuni che pagano entro il limite di legge e’ Trapani (29,2%), seguita da Caltanissetta (22,7%).
Mentre le province con quote piu’ elevate di comuni che pagano oltre il limite di legge sono Enna (100%), Agrigento (95,3%), Messina (94,4%) e Ragusa (91,7%).
In particolare si rilevano quote piu’ alte di comuni che pagano oltre i 60 giorni a Messina (63%), Siracusa (57,1%), Catania (50,9%) e Ragusa (50,0%).
“Questi ritardi sono di particolare gravita’ nel pieno della crisi da pandemia e i tempi vanno necessariamente accorciati – dice Giuseppe Pezzati, presidente di Confartigianato Sicilia -. Troppi imprenditori non possono contare sulla certezza di vedersi saldate le fatture nei 30 giorni stabiliti dalla legge e quando i pagamenti vengono effettuati in maniera tardiva, le imprese soffrono enormemente.
Piu’ volte abbiamo sollecitato, anche con la nostra confederazione nazionale, la compensazione diretta e universale tra i debiti (fiscali e contributivi) e i crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione.
Il ritardo dei pagamenti pone tante piccole imprese nella condizione di rinunciare a partecipare ai bandi pubblici per paura delle lungaggini e dei contenziosi”.