Salute

Covid: Swg, un italiano su 4 crede a teorie complottiste

Redazione

Covid: Swg, un italiano su 4 crede a teorie complottiste

Gio, 26/11/2020 - 11:29

Condividi su:

Crescono i COMPLOTTISTI sul Covid-19 in Italia: un italiano su quattro ritiene che il virus sia stato creato per manipolare i cittadini e per acquisire potere. E’ quanto emerge dallo studio condotto dalla societa’ di monitoraggio Swg relativo alla settimana dal 16 al 22 novembre. Il 25% del campione intervistato da Swg ritiene che il virus sia frutto di un complotto, dato in aumento del 6%, rispetto al 19% della rilevazione dello scorso 19 settembre. In particolare il 20% ritiene che il virus sia stato creato in laboratorio e diffuso di proposito per modificare gli equilibri mondiali, mentre il 5% ritiene che sia usato per controllare le persone e l’economia, ma di fatto non esiste.

Tra i COMPLOTTISTI, inoltre, e’ del 33 la percentuale di chi ritiene che si tratti di un virus creato dai cinesi per indebolire gli altri Paesi. Il 21% ritiene che sia stato, invece, creato dalle multinazionali del web per arricchirsi, mentre il 20% degli intervistati punta il dito contro le e’lite mondiali e una presunta volonta’ di instaurare una dittatura sanitaria. Infine, dallo studio Swg, emerge che il 16% pensa che il virus sia stato creato dalle mafie per arricchirsi e ampliare il proprio potere. Per il 53% degli italiani la versione sull’epidemia offerta dai media e dalle istituzioni e’ realistica, ma il 21% degli intervistati ritiene che sia esagerata e che, in realta’, la situazione sia molto meno grave.

In particolare il 32% degli scettici dichiara di votare per il centrodestra, e il 27% ha un’eta’ compresa tra i 25 e i 34 anni. Dalla rilevazione, emerge, inoltre che per il 20% la situazione raccontata da media e istituzioni sia sottostimata mentre sarebbe molto piu’ grave. La diffidenza sul vaccino Covid-19 e’ piu’ elevata se venisse prodotto in Paesi come Cina e Russia. Dal sondaggio Swg emerge che il 71% degli intervistati non si fiderebbe di un vaccino prodotto in Cina o in Russia. La fiducia sale, invece, al 75% se il vaccino fosse prodotto in Italia, del 67% se provenisse da altri Paesi europei e del 57% se prodotto negli Usa.