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Fuga di notizie a favore di Zamparini, Procura di Caltanissetta ordina di perquisire abitazione e studio Gip Palermo e figlio

Redazione

Fuga di notizie a favore di Zamparini, Procura di Caltanissetta ordina di perquisire abitazione e studio Gip Palermo e figlio

Gio, 13/06/2019 - 19:14

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PALERMO Le abitazioni del presidente dell’ufficio gip di Palermo, Cesare Vincenti, e del figlio Andrea, oltre allo studio di quest’ultimo, che e’ avvocato, sono stati perquisiti dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza, su ordine della Procura di Caltanissetta. L’inchiesta per corruzione e rivelazione dei segreti delle indagini riguarda una presunta fuga di notizie che consenti’ a Maurizio Zamparini di apprendere della pendenza di una richiesta di custodia cautelare nei suoi confronti, presentata dai pm di Palermo nel marzo dell’anno scorso. Tramite di questa fuga di notizie sarebbe stato l’ex presidente del Palermo calcio Giovanni Giammarva, che avrebbe portato personalmente la notizia a Zamparini negli uffici di Vergiate, in provincia di Varese, dove l’ex proprietario della squadra rosanero ha una delle sue abitazioni. La mattina dopo Zamparini presento’ le dimissioni dalla societa’ e fece venire meno le esigenze cautelari, cosa che porto’ il gip Fabrizio Anfuso a respingere la richiesta dei procuratori palermitani. La perquisizione di oggi ha riguardato in minima parte gli uffici del tribunale in cui lavora Vincenti, dove sono state fatte alcune acquisizioni di documenti, e si e’ tenuta invece soprattutto nelle abitazioni di padre e figlio, oltre che nello studio professionale, alla presenza di un avvocato del Consiglio dell’Ordine.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, Vincenti, che e’ indagato da solo per rivelazione e, assieme al figlio, con l’ipotesi di corruzione, avrebbe dato l’informazione sulla richiesta di arresti domiciliari a Giammarva e quest’ultimo l’avrebbe portata a Zamparini. In cambio il figlio sarebbe stato nominato in un comitato etico del Palermo calcio, di cui faceva parte anche l’avvocatessa Cinzia Palazzolo, gia’ coinvolta nell’indagine per i suoi rapporti col giudice del tribunale fallimentare Giuseppe Sidoti, anche lui indagato per corruzione, dopo che il collegio di cui faceva parte come relatore aveva respinto l’istanza di fallimento presentata dalla Procura palermitana nei confronti della societa’ Palermo calcio. Con riferimento alla posizione di Sidoti, che e’ stata fortemente ridimensionata dalla Cassazione, la Finanza nei giorni scorsi ha acquisito anche documentazione alla Fondazione Falcone, per verificare se effettivamente uno dei favori chiesti dal giudice a Giammarva (genero di Maria Falcone), cioe’ l’ingresso della classe scolastica del figlio all’aula bunker dell’Ucciardone per le celebrazioni del 23 maggio 2018, fosse stato fatto, in particolare se una richiesta di accesso fosse stata presentata e poi accolta.