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Milena, tradizionale festa Sant’ Antonio Abate 12 agosto

Carmelo Barba

Milena, tradizionale festa Sant’ Antonio Abate 12 agosto

Mar, 07/08/2018 - 11:23

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MILENA – (Dal Comitato per i festeggiamenti in onore di S. Antonio Abate).    Domenica 12 Agosto, sarà celebrata a Milena, “Paese delle Robbe”  l’antica festa di Sant’Antonio Abate, giunta alla sua 122esima edizione. L’evento attira ogni anno numerosi devoti provenienti da molti comuni del circondario e anche quest’anno, per l’undicesimo anno consecutivo, sarà riproposto in chiave storico-tradizionale.

Un appuntamento di fede e di folclore che nella seconda domenica di agosto di ogni anno rappresenta il clou dell’estate milenese. Numerosi gli eventi in programma tra i quali spiccano certamente il corteo degli animali e delle offerte votive che si svolge la mattina del giorno della festa e la processione del pesante simulacro portato a spalla nel pomeriggio, il tutto all’interno di una ricca cornice fatta di spettacoli musicali e pirotecnici  e della fiera merciologica. Per l’undicesimo anno consecutivo l’organizzazione è curata dal Comitato di giovani con il contributo dell’Amministrazione Comunale e la regia del Parroco, Don Luca Milia. La festa si celebra da sempre nella seconda domenica di agosto e quest’anno, nelle intenzioni degli organizzatori è forte il desiderio di coinvolgere ancor di più i bambini con la distribuzione di palloncini e fumetti sulla vita del santo disegnati da un artista locale. In questi anni ha ripreso vigore il festoso e rumoroso “Corteo delle Purmisioni”. Si tratta di una sfilata che la domenica mattina accompagna sin sul sagrato della Chiesa Madre le offerte votive portate a dosso di muli e cavalli o legati a lunghi ceri bianchi, accompagnati dalle note della banda musicale cittadina, dal rullo dei tamburi e con la presenza anche del tradizionale maialino che è il tratto caratteristico dell’iconografia di S. Antonio Abate e che rievoca gli anni in cui l’animale veniva lasciato scorazzare per le strade del paese nei giorni precedenti la festa per poi essere ripreso e venduto così da destinare il ricavato della vendita al sostentamento delle spese della festa. Il rispetto che si doveva al Santo faceva si che, pur essendo anni di dura fame, nessuno osava appropriarsene e fare banchetto, eccezion fatta per un triste episodio degli anni 70 che ancora si ricorda.  Una volta giunti sul sagrato e deposte le offerte votive ha inizio la benedizione di tutti gli animali domestici: cagnolini, gattini, conigli, tartarughe, uccelli di varia specie recati in braccio dai piccoli padroncini. E’ un momento di vera festa che rappresenta un appuntamento da non perdere per i milocchesi, gli emigrati, i bambini e tutti gli amanti degli animali. (Luca Caldiero)

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