Salute

Caltanissetta, visita del sindaco all’ospedale Sant’Elia. “La politica sia unita per tutelare la sanità nissena”

Redazione

Caltanissetta, visita del sindaco all’ospedale Sant’Elia. “La politica sia unita per tutelare la sanità nissena”

Mer, 11/07/2018 - 11:07

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CALTANISSETTA – Visita del sindaco, Giovanni Ruvolo, martedì mattina dalle 10 alle 13 all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta per raccogliere suggerimenti e segnalazioni da parte di medici e infermieri di diversi reparti. Insieme al primo cittadino, in rappresentanza dell’ente, la presidente della sesta commissione consiliare Sanità, Rita Daniele. Prima di recarsi nel presidio ospedaliero la delegazione ha incontrato il commissario dell’Asp 2, Mariagrazia Furnari, insieme al management, per affrontare le problematiche relative alla nuova rete ospedaliera e il tetto di spesa per il personale che impedisce di effettuare nuove assunzioni. Presente durante la visita anche il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Caltanissetta, Giovanni D’Ippolito.

“Il problema delle carenze di personale medico sanitario è stato segnalato praticamente in tutti i reparti che abbiamo visitato – sottolinea il sindaco, Giovanni Ruvolo –. C’è da sottolineare l’impegno di medici e infermieri che garantiscono i servizi pur tra le criticità”.

Prima tappa del sopralluogo è stato il pronto soccorso, a seguire i reparti di ortopedia, chirurgia generale, neurochirurgia, anestesia e rianimazione, medicina. “Ho trovato reparti migliorati nei locali e nei servizi, ma permangono criticità riguardanti le carenze di personale infermieristico, paramedico e medico. La Regione ha confermato il Sant’Elia quale hub di secondo livello di riferimento per il bacino del centro Sicilia, dove si alloca anche il servizio di elisoccorso. Ma è necessario che si facciano investimenti concreti come il trauma center, la chirurgia toracica e maxillofacciale”, afferma il sindaco a margine della visita. “Del resto – aggiunge – tutti i primari dei reparti ci hanno confermato che il Sant’Elia è ormai un punto di riferimento per un bacino d’utenza di quasi un milione di abitanti delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna”.

Ascoltati i medici e gli infermieri, il sindaco Ruvolo, anche in qualità di presidente della conferenza dei sindaci sulla sanità, si farà promotore di una piattaforma rivendicativa a livello regionale. “Chiederò ancora una volta aiuto ai deputati ed a tutta la politica locale. La sanità è il bene più importante, serve far pressione tutti insieme affinché la medicina del comprensorio nisseno non sia penalizzata – prosegue Ruvolo -. Abbiamo già fatto battaglie durante la precedente amministrazione regionale, ottenendo che l’ospedale Sant’Elia fosse individuato DEA di secondo livello. Adesso è necessario tornare a discutere dell’aumento del tetto di spesa per ottenere più medici, infermieri e ausiliari affinché questo riconoscimento non rimanga solo sulla carta”. Le carenze di personale riducono la capacità dei reparti, penalizzati anche in termini di posti letto. L’esiguo numero di anestesisti costringe a turni limitati per l’utilizzo delle sale operatorie. La scarsità di posti letto in Rianimazione determina il ricovero post operatorio nei reparti. Il tetto di spesa, con la decurtazione di oltre 4 milioni di euro, impedisce di coprire l’organico con nuovi concorsi. Sono queste alcune delle problematiche emerse e sulle quali il management dell’Asp è impegnato.

Il sindaco Ruvolo ha già chiesto un incontro con l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per rappresentare queste criticità. “Tornerò tra tre mesi per visitare gli altri reparti e verificare se gli impegni assunti siano stati onorati e sono certo che lo saranno. Ho riscontrato infatti grande sensibilità da parte del commissario straordinario Furnari”. Oltre al commissario dell’Asp2 hanno accompagnato il sindaco nel sopralluogo il direttore amministrativo, Danilo Palazzolo, quello sanitario, Marcella Santino, il direttore del presidio ospedaliero, Raffaele Elia. Il prossimo sopralluogo sarà effettuato in via Malta e negli altri presidi sanitari territoriali e ambulatoriali.

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