CALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.
La paventata chiusura dell’attività di Musicarte è motivo di profondo dolore ed è da scongiurare nei limite e nelle forme del possibile. Si tratta infatti di una associazione che ha creato, in questi ultimi decenni, senza possibilità di smentita, momenti di vera cultura e di svago per molti di noi, spesso con sacrifici personali ed economici dei diretti promotori.
Oggi, ancor più di ieri, dobbiamo cercare di non fare ulteriori passi indietro in una città che, per problemi di varia natura, e non per ultimi di crescita economica, sta subendo una riduzione dei trasferimenti e quindi dei servizi, con il pericoloso consolidamento del generale impoverimento, sin’anche degli stimoli culturali.
Siamo dunque chiamati a frenare questa prospettiva, se non ad invertirla, ed a trovare le possibili soluzioni perché questa come altre realtà che operano con fatica e dedizione nel territorio, che svolgono un importante ruolo di stimolo, continuino il loro lavoro di semina delle diverse conoscenze e delle diverse espressioni dell’arte.
Ritengo che uno dei possibili motivi della crisi attraversata da Musicarte e da altre associazioni culturali similari è da ricercare nella non sufficiente capacità di ascolto e della difficile realizzazione di un attivo e sinergico confronto sulle politiche culturali delle Amministrazioni che si sono succedute al governo della città. Confronto attivo e costruttivo che invece si potrebbe facilmente ottenere con l’attivazione di una Consulta della Cultura, prevista nello Statuto del Comune di Caltanissetta, e che l’attuale Amministrazione ha persino nel suo programma. Consulta della Cultura, all’interno della quale, l’associazione culturale Musicarte, così come le altre realtà associative, potrebbero confrontarsi per risolvere i problemi delle attività culturali della città, ad iniziare da un migliore e più efficace utilizzo dei luoghi della cultura e delle risorse finanziarie destinate e da destinare a queste proposte.
Auspico dunque che il Sindaco Giovanni Ruvolo solleciti con solerzia la costituzione della suddetta Consulta, facendosi parte attiva nel recupero e nella valorizzazione delle migliori energie di promozione culturale di cui è dotata la nostra cittadinanza. Allo stesso tempo sollecito gli Amici di Musicarte a rivedere criticamente le loro ultime programmazioni, che non hanno con evidenza avuto il successo sperato e che sono state probabilmente indirizzate ad un uditorio troppo selettivo. Anche in questo senso, dopo oltre vent’anni di attività e in un mondo in continuo divenire, può essere utile provare nuove formule, variegare i contenuti offerti e minimizzare i rischi. Spero comunque di rivedere presto una loro nuova programmazione musicale!
Caltanissetta, 2 gennaio 2016
Il Segretario Ivo Cigna
