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L’assessore Castiglione su dichiarazioni stampa scioglimento associazione GO

Redazione

L’assessore Castiglione su dichiarazioni stampa scioglimento associazione GO

Mer, 10/06/2015 - 10:21

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Marina Castiglione 2CALTANISSETTA – Domenica giorno 7, durante una trasmissione radiofonica, si è fatto il punto sui rapporti maturati durante il primo anno di Amministrazione tra il Gruppo Go (gruppo operativo) e l’Amministrazione Comunale. Nel corso del dibattito che ha visto un sereno confronto tra il coordinatore, Avv. Emanuele Li Muti, e la sottoscritta, sono emersi i diversi passaggi, pre e post elettorali e i limiti che hanno rallentato i passaggi che erano stati previsti da un Protocollo appositamente siglato con Atto deliberativo di Giunta. La puntata credo sia scaricabile per podcast e consente di avere un quadro complessivo che qui non serve ripetere. Ciò che dispiace è il successivo comunicato che è apparso sugli organi di stampa che, in sostanza, nasce senza tenere alcun conto di quel confronto e in cui si fa riferimento, crediamo immeritatamente, all’«impossibilità della attuazione dei propri fini [ossia dei fini dell’Associazione] attraverso la democrazia partecipata». L’istituzione del gruppo GO è stata una spinta propulsiva per immaginare e proporre le attività di politica culturale della città: il conforto e il confronto con personalità che hanno fatto dello studio, della ricerca, dell’organizzazione culturale, della formazione dei giovani l’orizzonte della propria appassionata modalità di essere cittadini presenti e coinvolgenti sono stati un modello per l’intera Giunta. Non è stato un caso che a pochi mesi dall’insediamento uno dei primi atti sia stato il riconoscimento del gruppo come “affiancatore” in senso ideativo e organizzativo delle attività. Se oggi possiamo dire che qualcosa sta cambiando, contraddicendo quanto espresso nell’articolo di ieri («Da allora, evidentemente, nulla è cambiato.»), è proprio perché gli incontri con i diversi soggetti del Gruppo Operativo sono stati importanti per valutare quanto la cultura abbia bisogno di reti, di sistemi, di pianificazione a breve, medio ma, soprattutto, lungo termine; quanto sia importante avere un obiettivo strategico per la cultura che ridefinisca il profilo di un’identità perduta e che si sta faticosamente tentando di ricostruire non sulla scorta di un’idea del singolo o di un gruppo, ma con il consenso partecipato di tutti. L’esperienza dei tavoli istituiti per la candidatura di “Caltanissetta Capitale della cultura” ha avuto il grande e non più rinunciabile merito di sperimentare un metodo che consiste proprio nelle premesse sognate dal gruppo GO, ossia quello di dar voce alle istanze di una città che non ha più saputo immaginarsi come contenitore di creatività, pensiero, proposta.
La collaborazione con molti dei protagonisti del Gruppo, molti di loro presenti anche a quei tavoli e in molti altri istituiti in questo anno (dall’esperienza comune con la prof. Francesca Riggi per l’evento Passio picta all’esperienza della mostra per la I Guerra Mondiale con il prof. Antonio Vitellaro; dall’esperienza di “Sicilia dunque penso” dove era coinvolto Salvatore Granata agli innumerevoli momenti di confronto con il Preside Salvatore Vizzini, ecc.) smentisce l’idea che sia mancata una condivisione dei programmi, piuttosto conferma che la costruzione dell’ambizioso (ma necessario) progetto del GO, abbia bisogno di un terreno su cui crescere alimentato dalla passione di tutti e da passi che agevolino una crescita e un bisogno culturale collettivo. Questi passi a volte sono faticosi, rallentati, limitati da ostacoli oggettivi o amministrativi, ma la strada va percorsa perché la cultura non è evento, ma comportamento che, appunto, si costruisce collettivamente. Nessuna “distrazione”, dunque: tutt’altro. Un lavoro giornaliero di ricucitura dal basso, di sostegno a ché l’associazionismo esca dall’autoreferenzialità e sempre più punti all’interazione e ad una crescita competitiva nell’ottica di una imprenditoria culturale di qualità. Confermo, pertanto quanto giustamente riportato nell’articolo, ossia che «servano i piccoli passi, piccoli ma sicuri, verso una direzione che porti a quella necessaria trasparenza e a quella sana programmazione di cui la città ha bisogno». Se questi passi si stanno compiendo e oggi molte associazioni, soprattutto di giovani, hanno fiducia in questa Amministrazione, è sicuramente anche merito di quanti, attraverso il GO, hanno dato un primo credibile e autorevole supporto ad una città pensata da tutti e per tutti.

Marina Castiglione
Assessore alla Creatività e Cultura

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