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La Concordia approda a sala d’Ercole: mozione M5S per portarla a Palermo

Redazione

La Concordia approda a sala d’Ercole: mozione M5S per portarla a Palermo

Mar, 17/09/2013 - 14:14

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PALERMO – Costa Concordia, i riflettori si spostano dal Giglio alla Sicilia. Sarà discussa domani a Sala d’Ercole la mozione del Movimento Cinque Stelle, primo firmatario Sergio Tancredi, “per impegnare il governo regionale a mettere in pratica tutte le iniziative possibili per dirottare i lavori a Palermo,  una delle poche strutture del Mediterraneo in grado di portarli a compimento”.

“Portare la nave a Piombino – affermano i deputati  Cinque Stelle  – sarebbe una follia, visto che la struttura toscana attualmente non è assolutamente in grado di ospitare  la nave.  Se si riuscisse a portarla a Palermo si eviterebbero inutili sprechi e, al contempo, si garantirebbe ossigeno vitale a maestranze qualificate che si vedrebbero assicurato il lavoro per tre anni”.

La questione Concordia per il Movimento è l’occasione di parlare con i fatti e non “con i proclami  cui è  abituato Crocetta” e l’opportunità di riportare il dibattito politico sull’occupazione.

“Il Presidente Crocetta ed il Pd – afferma Salvatore Siragusa  – invece di impegnare l’agenda politica parlando di rimpasti e posti di governo si impegnino presso il governo centrale affinché i Cantieri navali di Palermo possano avere la possibilità di continuare ad operare con l’efficienza e la professionalità che da sempre hanno dimostrato di possedere. Si impegnino con forza, così come sta facendo il presidente della regione Toscana, per fare sì che la Costa Concordia venga portata a Palermo. O forse, così come per il MUOS, il Presidente Crocetta sta svendendo la Sicilia per i suoi interessi personali e per assicurarsi un futuro a Roma?”.

Per portare la Costa Concordia a Palermo il Movimento 5 Stelle sta giocando su tre tavoli. Oltre alla mozione all’Ars, è targata 5 Stelle una ‘interrogazione depositata alla Camera, mentre è stato approvato  al Senato un ordine del giorno, primo firmatario Maurizio Santangelo,  che impegna il governo nazionale “a valutare attentamente la scelta della struttura più idonea  per accogliere il relitto della nave”.

L’ordine del giorno impegna  il governo Letta  anche “ad adottare ogni opportuna iniziativa volta ad affrontare e superare definitivamente la situazione di crisi che interessa i cantieri navali di Palermo, garantendo il rilancio delle prospettive occupazionali e produttive” 

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