SAN CATALDO – Seduta infuocata in aula lunedì sera per sciogliere il nodo Imu. Alla fine la maggioranza concede qualcosa all’opposizione ma la maggior parte degli emendamenti non passa. A presentarli sono solo Riprendiamoci la Città e il Popolo delle Libertà. Ed è proprio Giuseppe Scarlata, del Pdl, a scatenare per primo un dibattito che si trascina fino alle 23. Mentre viene approvata la riduzione per i proprietari di B&B (forse due in tutto a San Cataldo) non passa invece quella relativa alle imprese edili. “Avevamo chiesto di ridurre al cinquanta per cento l’imposta – ha dichiarato Scarlata – ai costruttori con un invenduto di tre anni. Proposta che è stata bocciata. Questa non è una giunta di centro sinistra, è una giunta comunista che non fa nulla per aiutare gli imprenditori. Quando l’economia andrà a rotoli voglio vedere cosa avranno poi da dire sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza”. Stesso clima di fuoco con gli emendamenti presentati da Giampiero Modaffari e Giuseppe Bonelli. In questo caso viene approvata la riduzione per gli opifici e per le famiglie con all’interno del proprio nucleo un disabile ma non passano quelle relative alle aree edificabili e ai fabbricati in centro storico costruiti su più livelli ma corrispondenti ad un’unica unità immobiliare. “Quest’ultimo emendamento – ha dichiarato Modaffari – l’ho ritirato ma impegnando la giunta a rivedere il regolamento entro quindici giorni, visto che questa tipologia di cittadini risulta tra i più vessati dall’Imu”.