Momenti di tensione nel centro di pre-identificazione di Porto Empedocle. Gli oltre 1.100 migranti presenti hanno iniziato a spingere e ammassarsi reclamando la consegna di panini e acqua. Qualcuno di loro, urlando, ha provato a scavalcare la recinzione che li separava dai viveri. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa sono riuscite a intervenire evitando alcuna carica, ma limitandosi a dare dei colpi di manganello sui cancelli a scopo dimostrativo. Sul posto sono intervenuti anche il prefetto di Agrigento Filippo Romano e il questore Emanuele Ricifari. Quest’ultimo, in particolare, ha mediato con i migranti invitandoli alla calma.
Proprio il questore, durante i momenti di fortissima tensione, è entrato nell’area di pre-identificazione ed ha cercato di riportare la calma. Ancora una volta, con grande abilità, l’ordine e la sicurezza pubblica sono stati mantenuti dalle forze dell’ordine che però faticano a gestire tante persone, fra cui donne e bambini, sistemati in un’area che non è assolutamente attrezzata per questi numeri. Il caos, ieri sera, è scoppiato durante la distribuzione del cibo: 1.400 i panini, e il doppio di bottiglie d’acqua, date a tutti gli ospiti presenti.
Nel frattempo, viste le difficolta’ nel gestire lo smistamento a Porto Empedocle, dove ieri – fra le proteste e alcuni residenti che si sono incatenati – e’ stato attivato un secondo centro di pre-identificazione all’interno del palasport Hamel, il prefetto ha bloccato i trasferimenti dall’hotspot di Lampedusa dove ci sono al momento 1.897 migranti. Ieri, con i due traghetti di linea, sono state spostate a Porto Empedocle 548 persone.

