Salute

Nissa, il grande cuore di 16 dirigenti e la grande prospettiva con Giovannone: un percorso virtuoso

Redazione 1

Nissa, il grande cuore di 16 dirigenti e la grande prospettiva con Giovannone: un percorso virtuoso

Gio, 16/03/2023 - 03:47

Condividi su:

CALTANISSETTA. Sabato alle 15 la Nissa gioca in casa una sfida di vitale importanza contro il Don Carlo Misilmeri e il futuro presidente della Nissa è già a Caltanissetta per stare vicino alla squadra, ma anche per gettare le basi per la nascita della nuova società.

Luca Giovannone è oggi l’equivalente di ciò che, poco più di trent’anni fa, rappresentò per Caltanissetta Valerio Terenzio. La svolta, il grande progetto, il sogno Nissa che si materializza e diventa realtà attraverso una grande squadra e una grande società.

Come per una sorta di vichiano corso e ricorso storico, allora come oggi la figura di Sergio Iacona è centrale nelle vicende della Nissa. Segno che l’attuale presidente, prima ancora che eccellente dirigente, è sempre stato un grande cuore biancoscudato. Allora Sergio Iacona, assieme a Salvatore Messana, fu indicato da Terenzio come dirigente. Oggi invece è lui il presidente di una Nissa che sta affidando le chiavi della squadra della Città ad un imprenditore di grande prospettiva e di talento come Luca Giovannone.

Sergio Iacona è il simbolo di una società i cui 16 componenti hanno espresso piena ed incondizionata unità nel puntare su Luca Giovannone come nuovo presidente della Nissa. Lo hanno fatto con umiltà, con spirito di sacrificio, puntando sull’uomo e senza mai trascendere in invidie, gelosie e competizioni inutili oltre che deleterie.

In una Nissa così ampia ed eterogenea sotto l’aspetto della dirigenza, l’unità è stato un valore aggiunto fondamentale. Se oggi Giovannone e i suoi due soci stanno puntando su un progetto Nissa, il merito è indiscutibilmente di tutta la dirigenza. Perchè è stata la dirigenza, su input di Vincenzo Cancelleri, a puntare su questo imprenditore di successo e fascino che ha deciso di sposare la causa della Nissa; perchè è stata la dirigenza che ha, in maniera condivisa, ritenuto che Giovannone sia l’uomo giusto per rilanciare la Nissa ai livelli che merita il suo blasone e la sua storia.

Giovannone è in Città: c’è tanto entusiasmo, la gente, quando lo vede, lo ferma, gli parla, cerca una parola, un sorriso, un conforto. Il tifoso della Nissa, in questo suo entusiasmo, manifesta l’anima di uno sportivo che, dopo anni di vacche magre, si augura che il futuro possa tornare ad essere quello giusto, quello cioè in grado di rinverdire i grandi fasti del passato.

E quando si parla di grandi fasti si pensa ai Mannino, ai Terenzio, ai Privitera, ai Savoia, ai Piazza, ai Turchio, ai Territo; si pensa a quanti, investendo tanto, hanno scritto piccole e grandi pagine di una storia biancoscudata il cui libro vuol aggiungere nuove pagine a quelle che già tutti conoscono e che, di tanto in tanto, rivangano con ricordi, aneddoti e storie.

E se in tutto questo il lavoro di coordinamento di Vincenzo Cancelleri s’è rivelato fondamentale per intercettare un grande imprenditore come Giovannone, l’unità e la condivisione comune del progetto da parte di ognuno degli altri 15 soci è stato ed è il vero grande valore aggiunto di una Nissa attorno alla quale si gioca anche il futuro sportivo di una Città che ci crede e che intende rilanciare il proprio futuro anche a partire dallo sport in generale e dal calcio in particolare.

Quando si dice che la Nissa è Caltanissetta non si afferma un’eresia, ma si sostiene qualcosa che ha una sua precisa ragion d’essere: è quella attorno alla quale ruota il senso di appartenenza, la nissenità, l’essere nisseno a prescindere, l’orgoglio di far parte di qualcosa di unico e per certi versi inimitabile. Ecco perchè oggi c’è così tanto entusiasmo attorno al nuovo progetto targato Giovannone.

Perchè il nisseno sa che può fidarsi di questo progetto, perchè sa che il suo lancio è condiviso da 16 nisseni che hanno sempre dato tutto se stessi per la causa biancoscudata, perchè solo l’amore per il calcio può consentire la realizzazione di grandi progetti come quelli che in casa Nissa ci si appresta a portare avanti. E Giovannone, oltre che imprenditore, è un grande innamorato del calcio e dello sport. Prossimamente la Nissa diventerà società di capitali. Non si tratta di un passaggio qualsiasi, ma di una precisa intenzione: acquisire il profilo societario giusto per far si che, nel momento in cui si arriva tra i professionisti, si è già ciò che sono tutte le società che attualmente gravitano nel mondo del professionismo: società di capitale.

Giovannone, allora, non è solo l’entusiasmo per il grande imprenditore che investe a Caltanissetta per la Nissa, ma rappresenta i sacrifici, la pazienza e la perseveranza di un gruppo dirigenziale che, nel momento in cui hanno intercettato l’imprenditore giusto, in maniera seria, silenziosa e responsabile, senza fare proclami sono riusciti a creare i presupposti affinché questo imprenditore potesse incarnare il vero grande sogno di ogni tifoso biancoscudato: riportare la Nissa dove merita, in serie D e, un giorno, perchè no, anche tra i professionisti.

Perchè Caltanissetta non è una Città diversa da altre nelle quali c’è il professionismo nel calcio, perchè la Nissa non è figlia di un dio calcistico minore, ma rappresenta un patrimonio sportivo inestimabile dal quale una città come Caltanissetta può e deve ripartire. E se oggi c’è tutto questo entusiasmo attorno a questo progetto, il merito va ascritto a questi 16 nisseni che, in questo nuovo percorso, ci hanno creduto e ci stanno mettendo la faccia.

Il campo oggi parla di una Nissa che, con 28 punti in classifica, deve conquistarsi la matematica certezza della salvezza diretta. Una certezza che dovrà essere conquistata non a parole ma sul campo, facendo i punti necessari per far si che questa salvezza si materializzi prima possibile. Questo è il presente, un segmento storico e temporale che, tuttavia, non bisogna in alcun modo disgiungere dal futuro stesso della Nissa. In questo caso, presente e futuro si legano come è giusto che sia. I sedici dirigenti ci stanno mettendo faccia e cuore, ci stanno mettendo l’anima. Il pallone, come sempre toglie e da, esalta e deprime, concede e ruba.

Ma nel calcio non c’è solo il campo, non ci sono solo gli investimenti. C’è anche il cuore, i valori, i principi, una Città. E allora nell’entusiasmo per Giovannone, nelle sue parole di chi crede nella salvezza diretta della Nissa, c’è la volontà di chi ci crede e che non molla mai, nemmeno nelle situazioni e nei casi più difficili e complicati. La Nissa oggi sta vivendo in campionato una fase delicata, ma superabile. Ci vuole però, anche nel presente, unione, entusiasmo, valori, senso di appartenenza. Ci vuole nissenità perchè solo così sarà possibile superare piccole e grandi difficoltà, vivere piccoli e grandi trionfi, tornare tutti insieme a tifare e a godere nel rivedere la Nissa laddove merita di stare.