Salute

William, nominato da Mattarella Alfiere della Repubblica il bambino di 10 anni “postino” per amici malati

Redazione

William, nominato da Mattarella Alfiere della Repubblica il bambino di 10 anni “postino” per amici malati

Sab, 04/02/2023 - 16:05

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“Ho dieci anni. Fra poco ne faccio 11”. L’Alfiere della Repubblica William D’Alascio e’ preciso: ama matematica e geografia e “da grande”, forse, fara’ l’ingegnere. Meccanico. AGI lo raggiunge al telefono di mamma Silvia dopo l’uscita da scuola: la Sanminiatelli di Perignano, frazione di Crespina Lorenzana (Pisa) dalla quale in tempi di pandemia l’alunno di V B usciva carico di fotocopie da distribuire ai compagni malati.

“Dovevano – dice – rimanere al passo con quello che gli altri alunni facevano in classe. Quindi ogni giorno prendevo le fotocopie della lezione, scrivevo su ognuna il nome dell’alunno assente, e dopo pranzo le andavo a lasciare nelle cassette della posta di ognuno”. Solo dopo, da Perignano si poteva far ritorno a casa, nella frazione di Cenaia, a 5 km dalla scuola. Con l’aiuto della mamma, naturalmente, cui era affidato anche il compito di inviare su whatsapp alle mamme degli amici foto degli appunti presi tra le pagine dei quaderni di William.

Il piccolo postino dei compiti e’ uno dei piu’ giovani tra i 30 ragazzi scelti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver dimostrato un impegno per la pace e la solidarieta’, attraverso “gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinche’ le diversita’ non diventino mai barriere”. Il quotidiano impegno civico e solidale di William e’ andato avanti per piu’ di un mese dopo il rientro a scuola dopo il lockdown, e continua ancora oggi tutte le volte che un bambino della classe si ammala.

Una cura per i compagni che ha suscitato l’interesse della maestra Wilma Notaro, che ha mandato al Quirinale un testo scritto in classe proprio a proposito di questa iniziativa. E’ stata proprio la maestra Wilma, il 4 febbraio a far partire l’applauso in classe per questo altruista allievo, alla presenza dei compagni e della dirigente scolastica.

Eppure non e’ niente di speciale, pare dire William: l’idea di mettersi a disposizione dei compagni e’ stata sua, non un compito scolastico. “Sono fiero della mia scelta, si’. E lo rifarei”. E ora? “Ora forse dovro’ andare a Roma, dal Presidente Mattarella, a ritirare l’attestato d’onore. Lo abbiamo studiato: so che sta al Quirinale”.

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