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Carri armati italiani diretti in Ucraina fermati sull’autostrada Salerno-Caserta: avevano la revisione scaduta

Redazione

Carri armati italiani diretti in Ucraina fermati sull’autostrada Salerno-Caserta: avevano la revisione scaduta

Gio, 30/06/2022 - 09:29

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I mezzi che li trasportavano erano sprovvisti di carta di circolazione e avevano la revisione scaduta, così tre carrarmati italiani diretti in Ucraina hanno dovuto fare marcia indietro e tornare alla base. Succede a Persano, in provincia di Salerno, dove la ditta privata che si occupava dello spostamento dei mezzi militari, dovrà ora provvedere a risanare i propri documenti e solo allora potrà procedere con lo spostamento.

I tre carrarmati Pzh 2000 diretti in Ucraina sono stati fermati dalla Polizia Stradale di Napoli al casello di Mercato San Severino della autostrada Salerno-Caserta perché i trattori e i semirimorchi delle ditte private incaricate del loro trasporto erano sprovvisti della carta di circolazione e la prevista revisione periodica era scaduta. Inoltre, uno dei conducenti non aveva l’autorizzazione per guidare mezzi di trasporto eccezionali.

I tre mezzi bellici sono stati spediti di nuovo alla base di Persano in attesa di essere ritrasportati su mezzi in regola con le carte: facevano parte di un convoglio di cinque carri armati diretti verso il luogo del conflitto in corso tra Ucraina e Russia. Gli altri due mezzi, che hanno passato i controlli, hanno proseguito il loro tragitto verso Bologna da dove poi, attraverso la Germania, arriveranno in Ucraina. L’episodio risale alla notte tra domenica e lunedì scorsi.

Diretti in Germania per un’esercitazione

I carri armati bloccati sull’Autostrada Napoli-Caserta erano «diretti in Germania per un’esercitazione». Lo precisa in una nota lo Stato maggiore della Difesa. «Per quanto riguarda la notizia riportata su Il Mattino edizione Napoli ‘Stop a tre carrarmati diretti in Ucraina’ si precisa – è detto nella nota – che i mezzi trasportati, Pzh2000, erano diretti in Germania per un’esercitazione. Il trasporto dei mezzi provenienti dalla base militare di Persano di Salerno era a carico di una ditta privata che da controlli effettuati non era in possesso di documentazione corretta»

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