L‘Istituto di scuole medie superiori Manzoni – Juvara di Caltanissetta ha organizzato un concerto promuovendo l’arte come veicolo di sensibilizzazione contro tutte le guerre.
Lo ha fatto coinvolgendo diversi istituti scolastici del suo bacino di appartenenza utilizzando gli “strumenti” del mestiere insegnati ai loro alunni: la musica e la pittura.
All’istituto Testasecca del viale della Regione si è svolto il concerto con diverse esibizioni musicali un coro polifonico al quale hanno partecipato alcuni istituti comprensivi, un’estemporanea d’arte e una breve pièce teatrale.
Hanno accolto l’invito della dirigente Agata Rita Galfano (nella foto in basso insieme ad alcuni docenti) il circolo didattico “L.Sciascia”, l’istituto comprensivo “M.L.King”, l’istituto Comprensivo “A. Caponnetto”, l’istituto Comprensivo “Don Milani” e la Scuola Secondaria di I Grado “G. Carducci”.
Lasciandosi ispirare da una strofa del brano dei Cranberries, Zombie, “Quando la violenza causa silenzio, vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa”, l’istituto ha scelto di farsi sentire manifestando pacificamente la sua contrarietà a tutte le guerre.
I brani eseguiti erano di G.B. Pergolesi da Stabat Mater (Stabat Mater, Fac ut ardeat cor meum, Inflammatus), Villa-Lobos (Preludio n.1), F.Tarraga (Gran Valse), C.A. Debussy (Arabesque n.1), W.A. Mozart (I tempo Sonata KV330, “Dies irae” da Requiem), G. Rossini da Mosè (Dal tuo stellato soglio) mentre la pièce teatrale è stata tratta da “Doctor Who”.
Il Gran Finale è stato curato dal Coro Eurethepe con una delegazione delle scuole coinvolte che hanno cantato il Va’ Pensiero tratto dal Nabucco di G.Verdi.
“Ringraziamo le scuole e tutti gli studenti che hanno accolto il nostro invito a partecipare a questa manifestazione – ha concluso la dirigente -. Per noi la musica e l’arte sono dei fondamentali veicoli di promozione culturale e dei valori fondanti di una società. Un linguaggio che oltrepassa i secoli e rimane sempre attuale”.
Guarda il video del “Va’ Pensiero” realizzato dagli studenti coinvolti. La registrazione, avvenuta nel laboratorio dell’istituto Manzoni di Caltanissetta, è stata realizzata nel rispetto delle misure di sicurezza in vigore in quel momento.
