Dietro alle stragi c’erano “menti raffinatissime in grado di orientare anche Cosa Nostra”. Così, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, ha detto Giuseppe Ayala, ex sostituto procuratore che coadiuvò il pool antimafia e fu pubblico ministero al primo maxiprocesso.
L’ex magistrato ha raccontato a Mow – mowmag.com, la grande amicizia col giudice Giovanni Falcone, l’uomo “che mi cambiò la vita due volte”. Nella lunga intervista sul magazine lifestyle di AM Network, Giuseppe Ayala ha evidenziato come il 23 di maggio, sia “un giorno angoscioso”. In merito alla convinzione delle ‘menti raffinatissime’ le rivelazioni di Maurizio Avola, contenute nel recente libro di Michele Santoro, vanno prese con le pinze, come è opinione dei magistrati di Caltanissetta “che ho saputo hanno molte riserve sulla genuinità di questo collaboratore”.

