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San Cataldo. Cittadinanza Attiva e Pd: “Come sono stati spesi i 2 milioni di euro del fondo per Comuni in dissesto e sciolti per mafia?”.

Redazione 1

San Cataldo. Cittadinanza Attiva e Pd: “Come sono stati spesi i 2 milioni di euro del fondo per Comuni in dissesto e sciolti per mafia?”.

Mer, 14/04/2021 - 08:58

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SAN CATALDO. A proposito dei Comuni sciolti per mafia e in dissesto, con il decreto Rilancio a San Cataldo sono stati concessi quasi 2 milioni di euro. È stata inviata una nota congiunta del Meetup Cittadinanza Attiva e del Circolo di San Cataldo del PD, per avere degli aggiornamenti sul quadro della spesa in ordine al fondo destinato al Comune di San Cataldo in dissesto finanziario e sciolto per mafia.

“Durante lo scorso anno si legge nella nota – sono state accreditati nelle casse dei comuni i fondi dello Stato, difatti il Comune di San Cataldo è stato beneficiario di 1 milione e 756 mila euro. Abbattimento del disavanzo di cassa, bandire opere quali il recupero della villa comunale di San Cataldo, del verde pubblico, arredo urbano, servizi di manutenzione ed il saldo di parte del debito contratto con le discariche. Questo era il quadro paventato dal Comune lo scorso anno, ma ad oggi di tutto ciò non si è realizzato nulla”.

Pd e Meetup Cittadinanza Attiva hanno aggiunto: “Chiediamo che si faccia presto. Martina Riggi circolo PD San Cataldo: il nostro paese ha bisogno di utilizzare al meglio i fondi disponibili e di trasparenza su come questi verranno impiegati per migliorare la condizione del territorio. Già a novembre avevamo sollevato il tema affinché ci fosse una programmazione seria delle modalità e delle tempistiche necessarie per l’utilizzo di tali fondi. Ad oggi però poco o nulla è stato fatto.

Marco Iacona Meetup Cittadinanza Attiva ha sottolineato: “Chiediamo alle autorità cittadine chiarezza sulla vicenda. I fondi ricevuti sono una boccata d’ossigeno per una realtà martoriata come la nostra e potrebbe difatti, far partire progetti utili alla comunità contrastando così il lento ma costante deperimento del territorio. Pertanto ci sembra opportuno avere dei chiarimenti su come e quando tali fondi saranno spesi e se vi sarà un progetto concreto volto alla ripartenza del nostro Comune. Ci chiediamo anche se vi è la concreta possibilità di pianificare insieme alle parti sociali, l’utilizzo di tali fondi, in quanto solo attraverso l’ascolto del territorio si può fare un piano di lungo periodo che coinvolga la cittadinanza in un progetto proattivo e non passivo e possa così avere delle basi consolidate”.

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