Salute

Caltanissetta, mafia: depistaggio Borsellino, teste “Non indagavo sulla strage”

Redazione

Caltanissetta, mafia: depistaggio Borsellino, teste “Non indagavo sulla strage”

Ven, 26/02/2021 - 13:19

Condividi su:

“Non ho mai fatto parte del gruppo Falcone-Borsellino, anche se Arnaldo La Barbera me lo avesse chiesto. Una volta a fine giornata mi chiese di dare un’occhiata a dei brogliacci che contenevano delle intercettazioni ma non ricordo a quale delle due stragi si riferivano. Ogni sera mi arrivavano pile di brogliacci da leggere ma feci quel lavoro per due tre sere poi dissi a La Barbera che quel lavoro era assolutamente inutile e non avrebbe portato a nulla”.

E’ quanto ha riferito Claudio Sanfilippo, attuale questore di Sassari chiamato a deporre nell’ambito del processo sul depistaggio delle indagini successive alla strage di via D’Amelio, in corso a Caltanissetta. Sanfilippo arrivo’ alla squadra mobile di Palermo nell’agosto del 1990. Nel 1992, all’epoca delle stragi, dirigeva una sezione istituita all’indomani dell’omicidio di Libero Grassi. Sanfilippo ha anche detto che su richiesta di Arnaldo La Barbera diede una mano a Mario Bo a redigere il cosiddetto “rapportone” sull’attentato di via D’Amelio.

“Devo essere sincero, la mia attivita’ – ha sottolineato – e’ stata davvero molto limitata. Era Bo che conosceva le attivita’ svolte fino a quel momento. Il teste si e’ anche soffermato sul giorno in cui si verifico’ la strage. “Ricordo che c’era una grandissima confusione, di gente che andava e veniva. Mi misi semplicemente a disposizione ma non svolsi alcuna attivita’. Mi fermai li’ fino a sera. Quello che era successo lo capivamo tutti. C’era un enorme cratere e quindi si capiva che l’esplosione era stata causata da un’autobomba”. Ha poi aggiunto che i rapporti tra l’allora capo della squadra mobile di Palermo Arnaldo La Barbera e Mario Bo erano ottimi e di non aver mai visto, ne’ conosciuto Vincenzo Scarantino. 

Pubblicità Elettorale