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La FIAIP – Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali- presenta le sue proposte in Parlamento per la Legge di Bilancio 2021 e Bilancio Pluriennale 2021-2023

Redazione

La FIAIP – Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali- presenta le sue proposte in Parlamento per la Legge di Bilancio 2021 e Bilancio Pluriennale 2021-2023

Dom, 13/12/2020 - 22:27

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La Fiaip – Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali – , rappresentata dal suo Presidente Nazionale Gianbattista Baccarini, lo scorso 24 novembre 2020 è stata ascoltata in audizione dall’ VIII^ Commisssione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame in sede consultiva del Disegno di Legge C. 2790-bis Governo, in materia di Bilancio di previsione dello Stato Italiano per l’anno finanziario 2021 e di bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.

Prima di elencare le varie proposte presentate da FIAIP si ritiene opportuno fare una breve premessa. Tra i settori economico-produttivi che ancora oggi risentono della grave crisi iniziata nel 2007-2008, si trova principalmente il settore IMMOBILIARE, ancora alle prese con una situazione di grande difficoltà; l’edilizia, in particolare, in Italia continua a soffrire, con inevitabili ricadute negative su tutto il sistema Paese, considerando che essa è uno dei comparti trainanti. Nel 2017, il comparto dell’edilizia ha prodotto il 4,5 per cento del totale IVA in Italia e ha rappresentato il 6,1 per cento dell’occupazione. Dopo un drastico calo si stava rialzando il numero delle compravendite, mentre i prezzi di mercato degli immobili continuavano a diminuire, unico Paese in Europa. Tutto ciò dimostra come questo comparto viva da anni una profonda difficoltà. A tutto questo, si aggiungono ora le conseguenze della pandemia in atto nel nostro Paese più che in ogni altro, con le drastiche misure sanitarie che verranno ulteriormente prorogate con effetti pesantissimi sull’economia mondiale, ma ancor più, ovviamente, sull’Italia. La sospensione forzata delle attività economiche imposta dalla pandemia ha un impatto su un settore da cui dipendono oltre un quinto del prodotto interno lordo e oltre un milione di addetti. Si stima per fine 2020 un calo del numero di compravendite rispetto al 2019 di oltre il 20% con una ricaduta negativa su tutto l’indotto generato dal comparto. Si parla di un settore, quello immobiliare, che con tutta la filiera (dai produttori dei materiali, costruttori, artigiani, agenti immobiliari ecc..), rappresenta ben il 22 per cento del prodotto interno lordo italiano; è indispensabile quindi che vengano messe in atto tutte quelle misure di semplificazione e di incentivi fiscali, che consentano di sostenere questo strategico settore. I quasi 50 mila agenti immobiliari italiani abilitati che, assieme all’indotto, generano un volume di affari di circa 100 miliardi di euro all’anno e che svolgono anche e soprattutto una funzione sociale per la collettività, oggi sono in estrema difficoltà considerate le criticità generate dalla crisi sanitaria. C’è chi stima la perdita nel settore tra i 9 e i 22 miliardi di euro rispetto all’anno scorso.

Fiaip propone, quali misure finalizzate a contribuire a mitigare gli effetti della pandemia e soprattutto dare impulso fattivo ad un settore strategico per la crescita economica e il rilancio del produttivo nazionale, uno schematico pacchetto di misure negli ambiti: – dell’incentivazione della riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare al fine di agevolare la svolta green – dell’alleggerimento della fiscalità in ambito immobiliare determinante per la vitalità del mercato immobiliare – del rilancio e incentivazione del settore turistico particolarmente colpito dalla crisi sanitaria – dell’agevolazione all’accesso alla casa e contrasto all’evasione fiscale e l’abusivismo in ambito immobiliare favorendo la legalità e la trasparenza.

Incentivazione della riqualificazione energetica del Patrimonio Immobiliare

  • Si propone di rendere strutturali per almeno 5 anni, sino al 2025, le agevolazioni fiscali (Bonus ristrutturazione edilizia, Ecobonus, Sismabonus, Bonus Verde, Bonus Arredi, Bonus Facciate) per gli interventi su tutti gli immobili indipendentemente dalla loro tipologia, ovvero a prescindere dalla loro destinazione d’uso.
  • Estendere la durata del provvedimento meglio conosciuto come “Superbonus 110%” inserito tramite il Decreto “Rilancio”, almeno per 3 anni ovvero sino alla fine del 2024 anche considerandone la novità e la complessità nel potervi accedere con la finalità che possa essere il più possibile reso fruibile. In particolare per gli interventi nei condomini la durata prevista per fine 2021 è da ritenere eccessivamente stringente anche e soprattutto considerando le tempistiche legate alle faticose procedure assembleari decisionali.
  • Ampliare il novero degli interventi che possano beneficiare della misura del 110% all’intero patrimonio immobiliare, ovvero a tutto il residenziale, senza restrizioni legate alla tipologia dell’immobile, ed esteso a tutto il non residenziale o meglio a tutti gli immobili ad uso diverso dall’abitativo (negozi, uffici, laboratori artigianali, capannoni ecc…), in considerazione della finalità del provvedimento che è quella di riqualificare ed efficientare a livello energetico l’intero patrimonio immobiliare nazionale. In particolare si ritiene opportuno far rientrare tra gli interventi beneficiari quelli di abbattimento delle barriere architettoniche.
  • Snellire le procedure di accesso alla misura del 110% limitando adempimenti ed eccessive burocrazie che renderebbero di fatto inaccessibile e quindi inefficace il provvedimento vanificandone le finalità virtuose (ad oggi vi sono 42 step da seguire dall’inizio della pratica alla sua conclusione).

fiscalità immobiliare

  • introduzione della deducibilità dell’IMU nell’anno successivo al pagamento (attualmente prevista solo per le persone giuridiche e solo sugli immobili ad uso diverso dall’abitativo) anche per le persone fisiche e per le abitazioni.
  • introduzione in maniera permanente della “cedolare secca” per i redditi derivanti da contratti di locazione di tutti gli immobili ad uso diverso dall’abitativo (negozi, uffici, laboratori artigianali, capannoni ecc…) senza, quindi, le limitazioni attualmente previste dall’art.1, comma 59 L. 30/12/2018, n. 145.
  • introduzione in maniera strutturale per tutto il 2021 del credito d’imposta, a favore del locatario, del 60% del canone di locazione cedibile al locatore previo suo consenso consentendo l’eventuale sconto diretto dal pagamento del canone. Si ritiene opportuno che tale beneficio debba avere carattere generale ovvero riguardare tutte le attività commerciali e professionali, pur mantenendo fermo un rigido criterio selettivo in relazione alla perdita di fatturato su base annuale e non mensile.

Proposte finalizzate a favorire l’accesso alla casa e a contrastare l’evasione fiscale e l’abusivismo in ambito immobiliare favorendo la legalità e trasparenza

  • Ripristinare il Fondo di Garanzia Consap “mutui prima casa” come previsto prima dell’entrata in vigore del Decreto Agosto (D.L. n. 104/2020) con la previsione non della destinazione esclusiva ma in via prioritaria per determinate categorie di soggetti (quali le giovani coppie oppure i nuclei familiari mono genitoriali con figli minori, i conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, nonché i giovani di età inferiore ai trentacinque anni titolari di un rapporto di lavoro atipico). Si ritiene strategico estendere nuovamente tale Fondo di Garanzia (che consiste nel rilascio di garanzie statali a copertura del 50% della quota capitale per mutui ipotecari fino a 250.000 euro erogati per l’acquisto – anche con interventi di ristrutturazione con l’accrescimento dell’efficienza energetica – degli immobili adibiti a prima casa) a tutti, seppur con il mantenimento della via prioritaria per determinante categorie di soggetti, in quanto in questi anni ha avuto una funzione decisiva per il mercato immobiliare quale leva strategica per il settore per tre ordini di ragioni: – facilita l’accesso alla casa intesa come abitazione principale – incentiva il percorso di riqualificazione ed efficientamento energetico del patrimonio immobiliare – contribuisce alla vitalità del mercato immobiliare e quindi dell’economia del Paese.
  • si prevede a favore del cittadino la detrazione dell’Irpef del 50% della provvigione corrisposta da entrambe le parti contraenti all’agente immobiliare per l’attività svolta in relazione alle compravendite di immobili da adibire a “prima casa” e per un importo non superiore ad euro 10.000 per dieci annualità. L’innalzamento della detrazione, attualmente prevista nella misura del 19% per importi fino a 1.000 , non è solamente dovuto ad un ragionevole adeguamento rispetto ad una disposizione introdotta più di dieci anni fa, ma si pone quale triplice finalità di favorire l’accesso alla casa, in piena coerenza con l’attuale detrazione in essere, di favorire la legalità e la trasparenza del mercato contrastando il preoccupante fenomeno dell’abusivismo che dilaga nel settore dell’intermediazione immobiliare e, in ultimo, di favorire la lotta all’evasione fiscale determinando un cospicuo recupero in termini di gettito a favore dell’Erario.
  • Si propone di equiparare l’IVA della provvigione corrisposta al mediatore all’aliquota ridotta del 4% coerentemente con le aliquote agevolate stabilite per l’acquisto della casa da adibire ad abitazione principale sia in caso di vendita da privato che da persona giuridica. La misura riguarderebbe solo le compravendite “prima casa” e con un valore fino a 250.000. L’obiettivo è quello di favorire l’accesso alla casa attraverso una misura che riprende quanto già previsto dal legislatore in ordine alle agevolazioni fiscali in vigore per l’acquisto della “prima casa”. Rappresenta infatti una misura di equità sociale che consente di ridurre almeno una delle innumerevoli voci di spesa che l’acquirente si trova a dover sostenere per l’acquisto dell’immobile da adibire ad abitazione. oltre a soddisfare, di fatto, ragioni di coerenza sistematica dal punto di vista fiscale relativamente all’acquisto “prima casa”.
  • si propone di estendere, a tutti gli eventuali partecipanti all’atto di trasferimento immobiliare, al di là dei contraenti, l’obbligo di dichiarazione e indicazione in atto pubblico dei propri dati identificativi e, in caso di compenso percepito da un professionista presente, l’indicazione del numero della fattura e della modalità di pagamento eliminando, nel contempo l’obbligo di indicazione in atto del compenso percepito dall’agente immobiliare o da altro professionista presente.
  • Si ritiene di introdurre inoltre l’obbligo, da parte del Notaio, di effettuare, in caso di assenza dell’iscrizione al Registro delle Imprese/REA ex art. 73 del D.lgs.n.59/2010 (ex ruolo) del mediatore intervenuto, una specifica segnalazione alla Camera di Commercio competente per l’eventuale irrogazione delle conseguenti sanzioni di legge.

Si propongono, quindi, alcune modifiche al comma 22 dell’art.35 del D.L.n. 223/2006, utili a contrastare l’abusivismo professionale e, al tempo stesso, l’elusione e l’evasione fiscale.

Proposte in materia di rilancio e incentivazione del settore turistico

Considerato che il settore turistico contribuisce al PIL nazionale per circa il 13% e, unitamente a quello immobiliare, tra loro strettamente interconnessi, raggiungono circa il 35% (pertanto oltre un terzo del prodotto interno lordo nazionale), a seguito della forte crisi che ha subito e sta subendo tale settore a seguito delle restrizioni alla mobilità dettate dalla situazione sanitaria, sono state presentate le seguenti proposte :

  • il ricavato dell’imposta di soggiorno dovrà essere canalizzato a favore di iniziative o misure di incentivazione fiscale a sostegno delle imprese turistico-ricettive e di intermediazione immobiliare. In sostanza, si richiede che i Comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno ai sensi dell’art. 4 D.lgs.n.23/2011, destinino il relativo gettito, riscosso nel periodo 1 gennaio 2019 – 31 dicembre 2021, per finanziare misure a sostegno di quelle imprese (turistico-ricettive e di intermediazione immobiliare) che siano, per legge, responsabili del pagamento dell’imposta stessa, in virtù della terribile crisi che ha colpito e sta continuando a colpire l’intero comparto. A titolo esemplificativo le misure di supporto potrebbero concretizzarsi in forme di deducibilità fiscale o di credito d’imposta in relazione ad oneri comunali quali l’imposta sulla pubblicità/affissioni, passo carraio/tassa occupazione di spazi e aree pubbliche, eventuali imposte di scopo, Imu o Tari o altro.
  • non prevedere normativamente la trasformazione obbligatoria in imprenditore del proprietario che decidesse di affittare per periodi brevi più di 4 appartamenti con tutte le conseguenze che ne deriverebbero (p.Iva, adempimenti e burocrazie connesse) andando a disincentivare un settore, quello delle locazioni turistiche, che negli ultimi cinque anni è stato trainante per l’intero comparto.

In conclusione FIAIP propone di istituire un’apposita “Cabina di regia per lo sviluppo immobiliare, la casa e l’edilizia”, proposta già avanzata in più occasioni unitamente a varie associazioni del comparto immobiliare e che ora appare non più procrastinabile in vista delle urgenti iniziative da assumere per la ripresa economica post emergenza, evitando così la dispersione delle competenze tra i vari Ministeri (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero delle Infrastrutture). E’ innegabile che il settore immobiliare, che ricomprende anche e sempre più l’ambito turistico, sia strategico per l’intera economia nazionale così come è innegabile che sia da considerarsi un settore sempre più “trasversale”, con rilevanti ricadute sull’intera collettività sia in termini economici che sociali.

Fiaip auspica, quindi, che le proposte avanzate vengano recepite, invertendo la tendenza sino ad oggi adottata di attenzione marginale al comparto, con la convinzione che le stesse possano contribuire fattivamente e in tempi brevi a rilanciare l’intera economia nazionale.

Facendo infine riferimento al nostro territorio ed , in particolare, alla nostra città risulta evidente che l’adozione di tali misure nella prossima Legge di Bilancio potrebbe certamente dare una boccata d’ossigeno ad un settore , quello edilizio ed immobiliare, in forte crisi da quasi un decennio. Rendere strutturali i vari bonus per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico degli edifici, estendere la durata del super bonus 110%, estendere la possibilità di cessione del credito d’imposta per l’esecuzione di tali opere edili, permetterebbero al cittadino di poter ristrutturare il proprio immobile con costi ridotti ed alle varie imprese di riprendere a lavorare favorendo conseguentemente l’occupazione. La crescita dell’occupazione comporterebbe naturalmente una maggiore circolazione di denaro nel nostro territorio con il conseguente beneficio per tutte le attività economiche esistenti e per tutta la nostra comunità oltre a contribuire ad un miglioramento dell’aspetto estetico ed architettonico della nostra città. Pertanto sarebbe opportuno che i nostri rappresentanti politici, a prescindere dal colore politico di appartenenza, facessero fronte comune per far si che queste proposte venissero inserite nella prossima Legge di Bilancio 2021 ed in quella Triennale 2021-2023. A livello locale la FIAIP, rappresentata dal Presidente Provinciale Volpe Angelo Giuseppe Davide, è disponibile ad offrire le proprie competenze per iniziative che possano contribuire al rilancio dell’economia del settore edilizio ed immobiliare.