Salute

Bompensiere, consegna secondo premio nazionale Brugnani alla “piccola e vivace” Parrocchia SS. Crocifisso

Carmelo Barba

Bompensiere, consegna secondo premio nazionale Brugnani alla “piccola e vivace” Parrocchia SS. Crocifisso

Mer, 19/06/2019 - 12:03

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BOMPENSIERE –   Domenica scorsa, 16 giugno, è stato consegnato il secondo premio Brugnani a livello nazionale alla Parrocchia SS. Crocifisso di Bompensiere. Il premio è una particolare attività del MAC, Movimento Apostolico Ciechi e viene assegnato per l’inclusione e la partecipazione delle persone con disabilità nelle attività e nei percorsi di comunità parrocchiali.    Il comitato tecnico-scientifico di valutazione del “Premio Don Giovanni Brugnani – Parrocchie inclusive” si è riunito il 30 novembre 2018 ed ha valutato le domande presentate per l’edizione 2017-18. In quella sede ha assegnato il 1° Premio alla Parrocchia SS. Nazaro e Celso di Bresso (MI) e il 2° Premio alla Parrocchia SS. Crocifisso di Bompensiere (CL).    Ha consegnato il premio nelle mani dell’Arciprete Padre Salvatore Giuseppe Pignatone e consistente nella somma di € 500,00, il presidente nazionale Michelangelo Patanè, durante la solenne celebrazione della Santa Messa delle ore 11,00. Ha concelebrato con una toccante omelia Padre Mario Audino, assistente ecclesiale del Movimento per la Diocesi di Caltanissetta. Era presente anche un folto gruppo di associati.  La motivazione del premio sta tutta nell’inclusione di persone con disabilità nella Parrocchia di Bompensiere ed in modo specifico il servizio di catechista di Salvina Licata che, nonostante le difficoltà motorie, svolge tale ruolo con l’assiduità che merita.   Dopo la celebrazione eucaristica commovente il rapporto tra gli associati al MAC e la relazione del Presidente Patanè nel presentare gli scopi dell’Associazione ed in modo particolare nell’esporre il significato sociale e religioso di questo premio.   La Parrocchia, ha riferito l’Arciprete Padre Salvatore, nonostante le difficoltà di risorse, è sempre aperta a tutti, non solo per pregare e per le liturgie, com’è doveroso, ma anche per accogliere qualsiasi forma di “disabilità”, non solo motoria.

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