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Caltanissetta, truffa sulle aste giudiziarie: Riesame conferma le misure del Gip

Redazione

Caltanissetta, truffa sulle aste giudiziarie: Riesame conferma le misure del Gip

Gio, 12/04/2018 - 08:37

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CALTANISSETTA – Il Tribunale del Riesame di Caltanissetta non ha accolto i ricorsi degli indagati coinvolti nel presunto scandalo delle vendite giudiziarie. Così uno resta ai domiciliari e gli altri sono sospesi dal servizio pubblico. Ma, per buona parte, non state condivise neanche le proposte della stessa procura, che ha chiesto l’aggravamento delle misure già adottate al momento dell’operazione. È stato concesso solo un «appesantimento» nei confronti di uno dei quattro indagati.

Il nisseno Umberto Amico, 50 anni, dipendente dell’Istituto vendite giudiziarie, al quale era inizialmente stata inflitta solo la sospensione dalla propria attività, è stato sottoposto all’obbligo della firma.

Per il resto confermati gli arresti domiciliari a Flavio Rotondo, 30 anni, dipendente dell’Istituto di vendite giudiziarie di Caltanissetta e Catania, le sospensioni dall’esercizio
del pubblico impiego al padre di questi Orazio Rotondo, 60 anni, cancelliere del Tribunale nisseno, allo stesso Umberto Amico, 50 anni, anche lui dipendente dell’Ivg. E al messinese
Gianluca Princiotto, 42 anni, dipendente dell’Igv a sua volta.

Secondo l’accusa sarebbero stati suggeriti stratagemmi ad alcuni dei destinatari dei pignoramenti perché riuscissero e sarebbe stato consentito ad alcuni acquirenti di pagare in ritardo – oltre le 48 ore previste dalla legge – le somme per gli acquisti effettuati.

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