Salute

San Cataldo. Il WWf denuncia caso di avvelenamento di cani e animali domestici.

Redazione 1

San Cataldo. Il WWf denuncia caso di avvelenamento di cani e animali domestici.

Sab, 11/02/2017 - 20:23

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SAN CATALDO. Da qualche settimana a questa parte si sta registrando una strage, tanto silenziosa quanto preoccupante, di cani e gatti domestici, ma anche randagi. In particolare, segnalazioni sono arrivate in questi giorni da Piano Torre e Giganna. Anche il WWF ha ricevuto analoghe segnalazioni. Il sindaco Giampiero Modaffari, sulla base di questi riscontri, si è attivato dando disposizioni alla Polizia Municipale per indagare sul fenomeno ed avvertire la popolazione dei rischi avvisando con cartelli cittadinanza circa la “sospetta presenza di esche avvelenate potenzialmente nocive per gli animali”. Ora l’assessore comunale al territorio e ambiente Angelo La Rosa ha annunciato di aver concordato con gli esperti del WWF Sicilia Centrale altre azioni. Il presidente del WWf Sicilia centrale Ennio Bonfanti, nel far rilevare che non è la prima volta che  a San Cataldo si registrano simili gesti criminali, ha sottolineato che : “Nonostante il fatto che questo irresponsabile, inutile e barbaro uso del veleno contro animali domestici e fauna selvatica possa determinare un grave impatto sulla salute pubblica e sulla biodiversità, in pochi collaborano con le Autorità per scoprire e denunciare i responsabili”. Il WWf ha lanciato un appello: “Facciamo appello ai cittadini affinché ci aiutino ad individuare i criminali che stanno avvelenando le nostre campagne. In caso di individui o auto sospette che spargono polpette od altri alimenti, occorre chiamare immediatamente le Forze di Polizia e, ove possibile, filmare col proprio telefono cellulare la scena alla quale si assiste. Anche le Guardie zoofile e ambientali del WWF di Caltanissetta sono a disposizione del Comune e delle altre Autorità competenti, per collaborare nelle azioni di contrasto al fenomeno e per pianificare e porre in essere efficaci misure di prevenzione, indagini ed accertamenti. Chiunque volesse aiutarci con informazioni e segnalazioni, nella massima riservatezza, può contattare le Guardie WWF all’e-mailguardiewwf.caltanissetta@gmail.com”. Il WWF Sicilia Centrale ha anche ricordato che la fabbricazione, detenzione, uso e distribuzione diesche e bocconi avvelenati costituisce un grave illecito punito con pesanti sanzioni penali. La legge sulla caccia n. 157/1992 (artt. 21 e 31, ammenda fino a 1.549 euro) ed il Testo Unico delle Leggi Sanitarie (art.146, reclusione da sei mesi a tre anni e un’ammenda fino a 516,46 euro) vietano espressamente di diffondere veleni. Ai sensi della legge n.189/2004 contro il maltrattamento, inoltre, per il delitto di uccisione di animali è prevista la reclusione da quattro mesi a due anni; per il delitto di maltrattamento è prevista la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa fino a 30.000 euro. E’ stato anche ricordato che, ai sensi dell’Ordinanza del Ministero della Salute concernente norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o bocconi avvelenati, inoltre, il proprietario o il detentore dell’animale, deceduto a causa di esche o bocconi avvelenati o che abbia manifestato una sintomatologia riferibile ad avvelenamento, deve subito segnalare l’episodio ad un medico veterinario di fiducia, che emette la diagnosi di sospetto avvelenamento, corredata da referto anamnestico. Lo stesso veterinario deve darne immediata comunicazione al Sindaco, al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale e all’Istituto zooprofilattico sperimentale, usando gli appositi moduli contenuti nell’Ordinanza. Inoltre è stato rilevato che spetta all’ASL l’invio all’Istituto zooprofilattico di carcasse di animali deceduti per avvelenamento o dei campioni biologici da essi prelevati, nonché di esche o bocconi sospetti di avvelenamento. Qualora, infine, l’Istituto zooprofilattico accerti la presenza di sostanze tossiche o nocive, il Sindaco – entro quarantotto ore dalla ricezione del referto dell’Istituto zooprofilattico sperimentale – provvederà a mettere in atto specifiche misure anche con l’ausilio di volontari, guardie zoofile e organi di polizia giudiziaria. Per quanto riguarda infine la sicurezza e l’incolumità pubblica, il WWF ha diffuso alla cittadinanza i seguenti consigli: ai genitori si raccomanda di vigilare con attenzione sui bambini, che non raccolgano ed ingeriscano materiali sospetti; i proprietari di cani devono controllare tramite guinzaglio i movimenti dell’animale, facendogli indossare la museruola per non entrare in contatto con I bocconi avvelenati; ai proprietari di altri animali domestici si raccomanda di limitarne, per quanto possibile i movimenti; tutti i cittadini sono invitati a non raccogliere e segnalare prontamente alla Polizia Municipale o ai Carabinieri (tel. 112), Polizia (tel. 113) o Corpo Forestale (1515) eventuali esche o materiali sospetti.

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