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San Cataldo, acconto Tari: il sindaco lamenta “disservizi”

Michele Spena

San Cataldo, acconto Tari: il sindaco lamenta “disservizi”

Gio, 03/07/2014 - 14:01

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giampiero modaffari sindacoSAN CATALDO – Il Sindaco Giampiero Modaffari lamenta “disservizi “ riguardanti la bollettazione dell’acconto sulla Tariffa Rifiuti. In questi giorni, infatti, il Comune ha emanato circa 10 mila avvisi bonari ai contribuenti inerenti il pagamento dell’anticipo della TARI. Tuttavia sono stati riscontrati casi di bollette riportanti dati non corretti, nonostante un’opera di aggiornamento svolta dal Servizio Entrate del Comune. E’ per questo motivo che il Sindaco, con nota del 1° luglio,  si è rivolto direttamente all’Halley Consulting di Catania che si occupa dei servizi telematici e alla Gefil di Campobello di Licata, che cura il software per la pubblica amministrazione lamentando, appunto, i disservizi in ordine alla bollettazione di acconto TARI 2014:

 “A seguito del recapito ai contribuenti di San Cataldo, della bollettazione di acconto sulla TARI 2014, sono stati registrati numerosi casi di bollette che non riportavano correttamente i dati aggiornati ed inseriti nella banca dati della TARI del Comune di San Cataldo.  Su richiesta dello scrivente, il Servizio Entrate del Comune ha appurato che tutte le variazioni che negli ultimi due anni sono state effettuate sulla banca dati, quasi sempre su impulso dei contribuenti che venendo allo sportello del Comune hanno rappresentato le difformità che esistevano, esibendo la necessaria documentazione tecnica, non sono state riportate  nella bollettazione d’acconto. Ciò sta determinando un afflusso massivo di contribuenti, che sono costretti a ritornare immotivatamente allo sportello del Comune per la rettifica della bollettazione. Una stima completa non è ad oggi stata effettuata, ma riteniamo che dal flusso di contribuenti che si presentano allo sportello, il numero dei bollettini errato sia molto elevato.
Con l’occasione si evidenzia che la bolletta allegata riporta un C.A.P. errato e, inoltre, che nella stessa non sono stati riportati gli identificativi catastali, per cui i contribuenti non sono messi nelle condizioni di poter verificare la corretta attribuzione degli  immobili oggetto della tassazione.
Ciò posto, si evidenzia che tale errore massivo costituisce danno d’immagine per il Comune, tenuto conto che la bollettazione  proviene dal servizio entrate del Comune, per cui le legittime proteste dei contribuenti sono rivolte all’ente che ha emanato la bollettazione. Si profila, altresì,  un danno economico per il Comune che è costretto a destinare lo scarso personale assegnato al servizio entrate per rettificare la posizione del singolo contribuente, riemettendo una nuova bollettazione;  e ciò dopo che lo stesso personale negli ultimi due anni aveva già effettuato la bonifica di cui si è detto sopra. Si aggiunga che la riemissione della bollettazione ritarda anche l’introito da parte del Comune dell’acconto TARI 2014, quindi determina un ulteriore danno di natura finanziaria.
Pertanto, si chiede a codeste società di relazionare, ciascuna per la propria competenza in ordine alle cause che hanno determinato tali errori.  Inoltre, si chiede di rappresentare con urgenza quali soluzioni immediate possono essere messe in campo per evitare che i contribuenti continuino ad affluire in massa allo sportello per la vicenda in questione.
Lo scrivente, accertate le eventuali responsabilità, si riserva di agire con azione di rivalsa per il risarcimento del danno nei confronti del Comune”.

Michele Spena

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